SIGA (Siga; Σίγη)
Antica città dell'Algeria nord-occidentale, sul fiume omonimo. Le rovine di S. si vedono nel luogo detto oggi Takembrit, a qualche km dalla costa, su di uno sperone roccioso che domina il fiume (odierno Tafna) e la vallata che si apre verso l'interno.
Il primo ricordo dell'agglomerato si trova nel periplo dello Pseudo-Scylax. Sappiamo che fu la residenza di Scyphax e dunque la capitale di un regno mauro. L'antichità dell'occupazione della regione e della sua apertura alla civiltà mediterranea, non è attestata da ritrovamenti nel sito stesso della città, ma piuttosto dagli scavi di M. Cuillemot in due località vicine. Sull'isoletta di Rachgoun (l'Acra dello Pseudo-Scylax) sono stati riconosciuti una necropoli e un abitato: fra i più antichi reperti si annoverano frammenti di un'anfora attica della seconda metà del VII sec. a. C. L'occupazione dell'isoletta è documentata dal VII al V secolo. Il Mausoleo di Beni Thenane domina il fiume Tafna e il luogo stesso di Siga. In piano esso disegna un poligono di cui tre lati sono rettilinei e tre sono curvilinei e concavi. Una serie di camere collegate tra loro da passaggi stretti costituiscono il basamento del monumento. M. Vuillemot propone come data approssimativa il Il sec. a. C. Questa architettura molto colta attesta l'importanza del luogo anche prima dell'occupazione romana.
Nel I sec. a. C. la città batteva moneta sotto un re di Mauretania; le leggende in punico mostrano l'influenza delle tradizioni straniere. All'epoca romana, la città è più volte citata dai testi e Tolomeo le dà il titolo di colonia. Gli scavi hanno permesso di riconoscere solamente alcune costruzioni: quelli condotti da M. Grimal hanno messo in luce alcuni muri nella città alta e alcuni elementi architettonici; inoltre iscrizioni latine e libiche.
Bibl.: St. Gsell, Atlas archéologique de l'Algérie, Parigi 1911, foglio 31, n. i; P. Grimal, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, LIV, 1937, pp. 108-141; id., Fouilles du Mausolée de Béni Rhenane en Oranie, in Comptes Ren. Acc. Inscr., 1954, pp. 71-95; M. Vuillemot, Reconnaissances aux échelles puniques d'Oranie, Autun 1965.