SIALLITI
. Sono così denominati, convenzionalmente (si per silicato e all per alluminio), i minerali argillosi (v. argilla, in questa Appendice) insieme con la pirofillite e le muscoviti, le quali, dal punto di vista strutturale, costituiscono i termini estremi della serie (sotto certi aspetti continua), cui dànno luogo i minerali argillosi.
Questi sialliti sono dei fillosilicati (v. Silicati naturali, in questa Appendice), cioè dei silicati caratterizzati dal ripetersi della maglia a sviluppo piano dei tetraedri (SiO4). I successivi strati di tetraedri sono paralleli fra di loro ed alla giacitura (001) e di regola connessi, a due a due, mediante ioni metallici saturanti le valenze libere degli O isolati, cioè non comuni a due tetraedri dello stesso strato. In tali strati, formulabili con il simbolo [Si2 O3. O2]−∞2, gli O isolati possono essere sostituiti da OH, per formare lo strato [Si2 O3•(OH)2]∞, si della figura; parte del Si può essere sostituita da Al. Di norma nei minerali argillosi, come d'altronde anche in altri fillosilicati, la funzione di legame fra gli strati [(Si Al)2 O3•(O OH)2] è svolta dagli ioni Al (Fe‴) o anche Mg (Fe″) coordinati all'OH in complessi ottaedrici del tipo [Al2 (OH)6] o [Mg3 (OH)6], indicati rispettivamente con al ed mg nella figura (a pag. seg.) e formanti, a loro volta, degli strati a maglia ottaedrica; questi strati (ottaedrici) si intercalano fra gli strati si e parallelamente ad essi. Ciò è reso possibile dall'eguaglianza delle dimensioni delle due maglie, la tetraedrica e l'ottaedrica, nella giacitura (001). Nella generalità i minerali argillosi possono pertanto intendersi come dovuti al ripetersi di strati tetraedrici, si, inframezzati da strati ottaedrici al o mg (oppure al ed mg contemporaneamente) od anche come dovuti a pacchetti di strati, formato, ciascun pacchetto, da 1, 2 0 3 strati più o meno legati fra di loro (strati e pacchetti).
Carattere comune a tutti i minerali argillosi è perciò anche quello della presenza di un discreto contenuto di OH, il quale si mette in vista sotto forma di H2O, quando i minerali stessi vengono portati ad opportune temperature, onde il nome di idrofillosilicati o anche di silicati idrati. Nell'ambito di ciascuno strato il legame è sviluppato dagli ossigeni (dei tetraedri) o dagli ossidrili (degli ottaedri) che hanno in comune.
I legami di valenza che uniscono tra di loro i singoli ioni di ciascuno strato sono fortissimi, data l'elevata valenza ed il basso numero di coordinazione degli ioni che vi entrano a far parte. Fra strato e strato di un medesimo pacchetto di strati il legame, sempre di natura prevalentemente ionica, è dato dall'esistenza di un certo numero, maggiore o minore, di ossigenioni (O)-2 in comune a strati contigui. Il legame fra pacchetto e pacchetto o è ancora di natura ionica, ma è sviluppato da pochi grossi cationi (K, Na, ecc.), come nei sialliti muscovitici (sericitici, illitici), o è addirittura soltanto del tipo forze di van der Waal: in ogni caso il legame è debole e ciò spiega la straordinaria facilità di sfaldatura parallela a (001).
I più comuni sialliti sono: illiti (tipo sericitico), caolinite, montmorilloniti, beidelliti, nontroniti; numerosi altri sialliti o sono meno comuni oppure non sono stati ancora bene o sicuramente definiti.
Bibl.: P. Niggli, Gesteine und Minerallagerstätten, Basilea 1948; Report of investigations of State Geological Survey, Illinois (nn. 69, 80, 103, 115); U. Ventriglia, in Boll. Soc. Geol. It., LXIV, 1945, e in Ric. Sc. e Ricostr., XVII, 1947 e XVIII, 1948. V. anche argilla; silicati naturali, in questa App.