Scorpio Rising
(USA 1963, colore, 31m); regia: Kenneth Anger; produzione: Puck Film; sceneggiatura: Kenneth Anger; fotografia: Kenneth Anger; montaggio: Kenneth Anger; scenografia: Jeremy Kay.
Un ragazzo lucida la sua motocicletta. Gesti e sguardo testimoniano d'una passione tesa, assoluta, ancor più che feticista. Segue la vestizione rituale d'un motociclista con abiti paranazisti e accessori dall'aperto simbolismo sessuale. Un altro ragazzo, steso sul letto sotto un poster di James Dean, legge fumetti, guarda alla televisione Marlon Brando in The Wild One, tira coca, bacia lo scorpione che tiene sotto vetro. Un party omosessuale: giovani uomini si spogliano, si strusciano. Una gara di motociclisti sta per avere inizio, mentre scorrono immagini d'un film hollywoodiano sulla vita di Gesù. La gara termina con un incidente mortale, la luce rossa di un'auto della polizia riempie lo schermo.
Kenneth Anger, artista polimorfo, portatore d'una visione 'mistica' del cinema e allo stesso tempo crudele cerimoniere del gossip hollywoodiano (nei due tomi di Hollywood Babylon), realizzò nel 1963, con Scorpio Rising, un film che si situa in quell'epicentro assoluto del 'nuovo cinema americano' che fu l'underground. Nelle parole dello stesso Anger, questa fantasia visiva intorno all'ambiente dei 'centauri' e al culto della motocicletta è "uno specchio di morte posto davanti alla cultura americana…La moto come totem tribale, da giocattolo a fonte di terrore. Thanatos cromato, cuoio nero e jeans attillatissimi". In questa immagine c'è la vertigine degli opposti: la volgarità e il sacro (a proposito del film, Martin Scorsese ha parlato di religiosità pagana), il documento freddo e il delirio occulto, più un tocco crudo dello spirito del tempo.
Scorpio Rising appartiene all'epoca in cui appaiono i primi film di Andy Warhol. Per Anger, come per Warhol, centrale è la nozione di garbage culture, ed entrambi lavorano sul tema della celebrità. Lo star system dei James Dean e dei Marlon Brando, divinità contemporanee, erotizza le coscienze e la percezione della realtà concreta, fino a diventare "un'estensione poetica della personalità, un mezzo accessibile di realizzazione dei desideri" (K. Anger); d'altra parte l'uomo comune è una 'stella' della propria vita. L'esistenza dei personaggi si realizza qui nella ripetizione, nell'imitazione dei modelli, nel riciclaggio delle situazioni. La vertiginosa attività della macchina da presa assume in Scorpio Rising una densità rituale, ma anche un bagliore strano, un riverbero abbagliante che penetra la zona dei desideri e delle finalità inconsce, inaccessibili; ciò che di norma il cinema non sa mostrare (e raramente sanno farlo le altre arti). È la luce emanata dagli oggetti brillanti, le coppe, i crocefissi, le moto cromate, lo scintillio delle cose attraverso le quali l'individuo organizza la propria vita in un modo appena più sopportabile.
Kenneth Anger esamina i segni dell'astrologia e d'un mondo fascistizzato e, più in generale, le tracce di quanto la vita sia separata dal sogno, in una ricerca sorprendente e paradossale dei significati. I grandi successi musicali dell'inizio degli anni Sessanta si srotolano come un collage ironico e accecante: Blue Velvet, Devil in Disguise, Hit the Road Jack, sfondo sonoro all'esibizione dell'abbigliamento, ai minuziosi dettagli e ai loro messaggi segreti, al linguaggio elementarizzato dei fumetti e della pubblicità, alle visioni provocate dalla droga, a una realtà religiosa banalizzata fino all'ultimo grado (Gesù in un film biblico-trash hollywoodiano), facce di una realtà presentata senza che nulla mai assuma un valore o diventi un 'soggetto'. Il sentimento del pericolo e della violenza è implacabile e diffuso, in una sintesi degli anni Sessanta percorsa di cattivi presagi.
Non si sente voce umana, la felicità o il dolore sono muti. Il mondo davanti agli occhi dello spettatore è concreto e insieme irrevocabilmente inaccessibile. Nel pieno silenzio, sembra che lo sguardo degli oggetti e degli uomini scenda diritto su di noi. L'apparente caos di questo mondo cela una perversa armonia, dove bestemmia e devozione sono indivisibili. Il mondo di Scorpio Rising è il mondo dopo la fine delle ideologie.
Interpreti e personaggi: Bruce Byron (Scorpio), Johnny Sapienza (Taurus), Frank Carifi (Leo), John Palone (Pinstripe), Ernie Allo (Joker), Barry Rubin (Fall Guy), Steve Crandell (Blondie), Bill Dorfmann (Back), Johnny Doods (Kid), Victor Childe.
"Film culture", n. 31, Winter 1963/64, in partic. G. Markopoulos, Scorpio Rising, K. Kelman, Thanatos in Chrome; C. Schneeman, Kenneth Anger, 'Scorpio Rising', in "Film culture", n. 32, spring 1964.
G. Guegan, Scorpio Rising, in "Cahiers du cinéma", n. 172, novembre 1965.
E. Lowry, The appropriation of signs in 'Scorpio Rising', in "Velvet light trap", n. 20, Summer 1983.
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P. Hecker, Les films 'Magiks' de Kenneth Anger, Paris 1999.