CAPPA, Scipione
Nacque a Torino il 5 febbr. 1857. Dedicatosi, sin dal periodo degli studi secondari, alla ricerca scientifica, il C. si laureò a Torino in ingegneria meccanica.
Nel 1881 fu chiamato come assistente presso la scuola di applicazione per ingegneri in Torino, divenendo poi, nel 1885 professore ordinario presso lo stesso ateneo.
Il C., su richiesta di varie società concessionarie della distribuzione delle acque potabili e di diversi municipi, si interessò per alcuni anni al problema del miglioramento dei contatori d'acqua.
Egli sostenne che il sistema, allora usato, della distribuzione dell'acqua con il rubinetto "di misura" o "tassato" doveva essere abbandonato perché, tra l'altro, imponeva nel locali destinati ad essere serviti d'acqua, l'impianto di costosi ed ingombranti serbatoi, causa principale della perdita, da parte dell'acqua, di tutte le sue migliori qualità ed anche di possibili inquinamenti. Secondo il C., inoltre, il rubinetto di misura non poteva fornire acqua a stabilimenti che necessitassero di volumi variabili.
Per dimostrare l'assunto teorico e perfezionare la ricerca intrapresa, durante gli anni 1892-93-94il C. eseguì nello stabilimento idraulico del Valentino, annesso alla scuola degli ingegneri, una completa serie di esperienze sopra vari tipi e sistemi di contatori d'acqua, giungendo a prescegliere come idoneo e funzionale il contatore cosiddetto meccanico. Risultato di queste ricerche fu l'opera pubblicata, per la prima volta, a Torino, nel 1895 e, successivamente con ampliamenti, a Milano nel 1905, Sui contatori d'acqua, di cento pagine, con cinque grandi tavole litografate rappresentanti trentadue sistemi diversi di contatori. In tale opera venne messo in evidenza come il proposto contatore meccanico eliminasse i serbatoi domestici, fornendo un volume d'acqua, considerevole e regolabile, attinto direttamente dalla condotta urbana, con conservazione di tutte le originarie qualità.
Dopo aver eseguito 264 esperienze sopra una trentina di contatori meccanici di diversi sistemi, il C. stabilì anche quale fosse il più adatto allo scopo, indicandolo sia nel contatore a ruota, costruito dalla ditta Meinecke di Breslavia, sia in quello a stantuffo Frager a cilindri verticali. Entrambi i contatori, infatti, riuscivano a compiere la misura dell'acqua con la approssimazione minima dell'1,21%, e con minima perdita di carico.
Al nome del C. è legata anche la determinazione grafica della radice cubica di una retta, ed a tale proposito si ricorda l'opera Sulla determinazione grafica della radice cubica di una retta, Torino 1882. Dopo aver constatato che la curva logaritmica, la spirale logaritmica e le curve potenziali potevano fornire con una certa approssimazione la risoluzione dei problema della determinazione grafica di qualsiasi radice di una retta, egli individuò un'altra curva più idonea al problema particolare della determinazione grafica della radice cubica d'una data retta. Tale curva era data dalla proprietà di avere ogni suo punto distante da un punto fisso di una quantità, che rappresentava la reciproca della proiezione di tale distanza sopra un asse passante per il medesimo punto fisso.
Il C. specificò, inoltre, la necessità di trovare, dapprima, la quantità reciproca della quantità data, e, quindi, dopo aver estratto, con l'impiego della curva, la radice cubica di tale quantità, costruire la reciproca della radice cubica così ottenuta. Tutto questo perché la curva data non avrebbe consentito la ricerca della radice cubica di una retta che fosse minore dell'unità grafica.
Il C. tenne presso il politecnico di Torino numerose prolusioni che vennero, successivamente, raccolte sotto forma di corsi sia di idraulica pratica sia di meccanica applicata.
Nel 1885 il C., incaricato di occuparsi della portata del Po, eseguì accurate misurazioni riferite nell'opera Sulle misurazioni eseguite per la misura della portata del Po nei giorni 11 e 12 maggio 1885, Torino 1885.
Il C. morì a Torino il 3 giugno 1910.
Tra gli altri scritti del C. sono da ricordare: Sulle forze interne che si svolgono nei liquidi in movimento - Nota, Torino 1885; Il reometro di Ertel-Nota, Torino 1885; Esperienze istituite sopra una turbina Girard,costruita dalla ditta A. Calzoni di Bologna-Relazione, Torino 1887; Sui getti scendenti-Memoria, Torino 1890; Idraulica pratica-Lezioni tenute nella Regia Scuola d'applicazione per gli ingegneri, 1901-1902, Torino 1902; Macchine idrauliche-Lezioni fatte nella Regia Scuola d'applicazione per gl'ingegneri nell'anno accademico 1903, Torino 1903; Corso di meccanica applicata alle macchine, Torino1905; Corso di idraulica pratica, Torino 1907.
Bibl.: A. De Gubernatis, Dict. intern. des écrivains du monde latin, Roma 1905, p. 253; G. Garollo, Diz. biogr. univ., I, Milano 1907, p. 439; Annuario d. R. Politecnico di Torino dal 1906 al 1911, Torino 1911, p. 493.