MAURIZIO, santo
, Secondo la leggenda era capitano (primicerius) di una "legione tebana", composta esclusivamente di cristiani, e chiamata dall'Africa da Massimiano per reprimere con altre truppe una rivolta delle Gallie. Giunta la legione ad Agaunum (oggi Saint-Maurice-en-Valais, nella diocesi di Sion, in Svizzera), ebbe ordine di compiere un sacrificio agli dei; i legionarî, perché cristiani, rifiutarono di obbedire. Massimiano applicò allora la pena della decimazione; dopo ciò, esortati nuovamente a sacrificare e persistendo nel rifiuto, furono nuovamente decimati; rifiutando ancora dopo la seconda decimazione, specialmente per le esortazioni di M. e degli altri due ufficiali Esuperio e Candido, furono tutti uccisi. Il martirio sarebbe avvenuto nel 287 o qualche anno dopo.
Su questo racconto sono stati sollevati molti dubbî. Gli Atti che lo riportano si distinguono in due recensioni; oltre a essi vi sono accenni nei martirologi, e una lettera del vescovo Fucherio di Lione di poco anteriore al 449. È verosimile che la trasmissione del racconto provocasse ampliamenti fantastici o intrusione di termini errati: ad es., più che di una vera legione, sembra che si trattasse di una vexillatio o coorte di ausiliarî reclutati nella Tebaide, che sarebbe stata di un effettivo molto più limitato dei 6600 uomini che richiede la leggenda. È molto probabile, tuttavia, che la sostanza del racconto, sia strettamente storica.
La festa di M. e dei suoi compagni, fissata già dal sec. VI cade il 22 settembre.
Bibl.: H. Leclercq, in Dictionnaire d'archéol. chrét. et liturgie, X, ii, Parigi 1932, coll. 2699-2729, con ampia bibliografia.