MARTIN, Rudolf
Antropologo tedesco, nato il 1° luglio 1864 a Zurigo, di genitori tedeschi, morto l'11 luglio 1925 a Monaco di Baviera. La sua prima formazione fu filosofica, ma anche in questa formazione subì l'influenza dell'indirizzo più permeato dal pensiero scientifico, essendo allievo del Riehl. Fu portato, per la forte influenza del Weissmann, alle scienze naturali e quindi all'antropologia. Viaggiò per tre anni visitando i principali musei antropologici, essendo anche assistente all'École d'anthropologie di Parigi. Doveva così rappresentare, come il Manouvrier in Francia, il principale continuatore, in Germania, dell'indirizzo metrico del Broca. Divenne docente nel 1892 per le sue ricerche sulla osteologia dei Fuegini e, dopo un viaggio di studî in Malesia, professore straordinario a Zurigo nel 1899 e ordinario nel 1905.
Nel 1906 vedeva la luce il poderoso studio sulle popolazioni dell'interno della Penisola Malese. Lasciato nel 1911 l'insegnamento di Zurigo, si stabilì a Parigi, dove preparò il suo grande Handbuch der Anthropologie, pubblicato nel 1914. In quest'opera la produzione scientifica mondiale più importante trovò in complesso una coordinazione, buona e imparziale, al di fuori dei pregiudizî di scuole e di paesi, onde questo libro costituisce certo il suo maggiore merito.
Rientrato in Germania all'inizio delle ostilità, nel 1917 fu preposto all'istituto d'antropologia di Monaco, che egli riordinò completamente. La sua ultima produzione fu particolarmente rivolta allo studio degli effetti degli esercizî fisici sui giovani e ad estese inchieste antropometriche. Dotato anche d'uno squisito senso estetico, fu appassionato cultore di arti, di letteratura e di filosofia. Fu maestro apprezzatissimo per le sue qualità d'animo e di carattere, oltre che per la sua dottrina, ed ebbe, a Zurigo e a Monaco, scuole assai frequentate, molti degli attuali antropologi di lingua tedesca essendo stati suoi allievi.