SACCHETTI, Roberto
Scrittore, nato a Torino il 7 giugno 1847, morto il 26 marzo 1881 a Roma, dove era corrispondente della Gazzetta piemontese, dopo avere svolto intensa attività giornalistica a Milano, come redattore-capo del Pungolo, e poi a Torino al Risorgimento. In gioventù aveva partecipato alla campagna di Garibaldi nel Trentino (1866).
La sua produzione letteraria non fu né ampia né molto organica, ma assai ricca di fermenti morali e civili. Dal lungo romanzo Cesare Mariani (Torino 1876, 3 voll.), che è a suo modo una critica dell'ambiente sociale alle brevi novelle antinaturalistiche di Candaule (Milano 1879), di Tenda e Castello (ivi 1884), fino al romanzo postumo Entusiasmi (ivi 1881, 2 voll.), dove la nota patriottica trae più in alto l'analisi psicologica, il S. si rivela, più che narratore storico, un nostalgico e rapsodico poeta delle virtù sentimentali ed eroiche della generazione del Risorgimento, e insieme un sottile scrutatore delle piccole passioni private che vissero nella grande atmosfera storica. Ed è appunto la genuinità di questa ispirazione che la critica, a cominciare dal Croce, ha di recente riconosciuta e rivalutata.
Bibl.: G. Faldella, La morte di un giornalista, in Roma borghese, Roma 1882; Rosetta Sacchetti, La vita e le opere di R. S., Milano 1922; B. Croce, in La lett. d. nuova Italia, V, 2ª ed., Bari 1946; id., introduzione alla ristampa di Entusiasmi, Milano 1943; G. Contini, Introduzione ai narratori della Scapigliatura piemontese, in Letteratura, n. 35, 1947; G. Petrocchi, in Scrittori piemontesi del secondo Ottocento, Torino 1948.