ristolibreria
s. f. Ristorante che ha al suo interno anche una libreria.
• L’esempio ha fatto scuola. La concorrenza si attrezza. La diga della diffidenza è crollata, la ristolibreria non è più una curiosità isolata. Ma sono ancora librerie? «Sembra un autogrill», commentava sconfortato un cliente storico all’inaugurazione della nuova libreria Feltrinelli di Parma, traslocata e riaperta prima di Natale in un sontuoso palazzo di tre piani che sembra essersi prestato a tutte le idolatrie del secolo: prima chiesa, poi banca, ora cultura e piaceri dei sensi. (Michele Smargiassi, Repubblica, 6 febbraio 2013, p. 46, R2 Cultura) • [Fiorenzo] Alfieri ricorda i giovani in coda per giorni davanti agli uffici dell’assessorato al Commercio in via Garibaldi per aggiudicarsi una delle prime 40 licenze gratuite per aprire un locale dentro il quadrilatero. «Ricordo ‒ dice ‒ che l’idea ci venne quando si presentarono da noi in ufficio le future titolari del Bacarò, cucina veneta, e la Nottola, una ristolibreria. Ci vollero sei mesi per convincere il sistema del commercio». All’epoca le liberalizzazioni di [Pier Luigi] Bersani erano lontane e le licenze erano contingentate e per i negozianti rappresentavano un tesoretto. (Diego Longhin, Repubblica, 23 settembre 2017, Torino, p. XI).
- Composto dal s. m. risto(rante) e dal s. f. libreria.
- Già attestato nella Repubblica dell’8 settembre 2002, Roma, p. III (Romana Liuzzo), nella variante grafica risto-libreria.