Patriarca monofisita di Alessandria tra il 477 e il 490. Legato all'imperatore Zenone, che con l'Enotico (482) aveva cercato di superare l'opposizione dei monofisiti, e nello stesso tempo desideroso di [...] non alienarsi l'appoggio di questi, condusse una politica religiosa improntata al massimo senso di opportunismo; ma non riuscì a evitare lo scisma degli acefali ...
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Scultore greco (secc. 3º-2º a. C.), la cui firma appare, assieme a quella di Zenone di Soli, sulla base di un monumento di Lindo. Appartenne alla scuola rodia. ...
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Filosofo greco vissuto fra il 4º e il 3º sec. a. C. Scolaro dello stoico Zenone, fu dapprima un fervente seguace delle sue dottrine; ma, in seguito a una dolorosa malattia, rinnegò la tesi stoica dell'indifferenza [...] al dolore, e quindi tutto lo stoicismo. Donde il soprannome di Μεταϑέμενος "quello che ha mutato parere". Della sua opera ci resta un solo frammento ...
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Patriarca (471-489), respinse l'enciclica, favorevole al monofisismo, di Basilisco; al ritorno però di Zenone sul trono, forse per affermare la sua supremazia sull'Oriente e l'indipendenza da Roma, probabilmente [...] redasse, certo sottoscrisse, l'Enotico (483), che, nell'intento di procurare l'unione religiosa, respingeva la formula di Calcedonia. Scomunicato e deposto da papa Felice III (484 e 485), resistette, dando ...
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Filosofo stoico (sec. 1º a. C.), autore, secondo Strabone, di un Quadro dei filosofi successori di Zenone, probabile fonte di Diogene Laerzio, per la sua trattazione della filosofia stoica. ...
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Filosofo stoico (n. Asso, nella Troade, 331/30 a. C. - m. 232/31 circa); discepolo di Zenone, gli successe nello scolarcato. Dai pochi frammenti e dai titoli di opere (una cinquantina) che ci restano, [...] il suo pensiero pare si differenzî da quello del suo maestro nell'accentuazione del carattere realistico del concetto della rappresentazione (ϕαντασία) come "impressione, stampa" (τύπωσις) dell'oggetto ...
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Filosofo vissuto tra la seconda metà del 5º sec. a. C. e la prima del 4º, scolaro di Zenone e poi di Socrate. Dopo la morte di quest'ultimo, tornato nella città natale, vi fondò una scuola detta appunto [...] il valore ontologico e non puramente morale del bene socratico, sia per il suo metodo polemico e la sottigliezza della dialettica negativa imitanti Zenone di Elea. Altri rappresentanti della scuola sono: Eubulide, Alessino, Diodoro Crono, Stilpone. ...
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FASSÒ, Luigi
Carla Ronzitti
Nato a Borgosesia (Vercelli) il 20 giugno 1882 da Costantino e da Letizia Zenone, seguì gli studi universitari a Torino, laureandosi in lettere, e svolse la carriera di insegnante [...] in vari licei, dapprima a Firenze, poi a Palermo, e infine di nuovo, per parecchi anni, a Firenze. Nel 1928 vinse la cattedra di letteratura italiana all'università di Cagliari, per poi trasferirsi all'università ...
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Filosofo stoico, vissuto, pare, tra il 240 e il 150 a. C. Fu scolaro di Crisippo e successore di Zenone di Tarso nello scolarcato. Con Critolao e Carneade fece parte della famosa ambasciata inviata a Roma [...] nel 156. Pare che si sia occupato soprattutto di teoria del linguaggio ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] , etica, retorica, musica e poesia. F. non è un filosofo originale; in gran parte espone le teorie del suo maestro Zenone e polemizza con gli stoici a lui anteriori, ma ha il merito di informarci sulla filosofia antica in generale e specialmente su ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...