ELIA ZENONIDE (Aelia Zenonis)
M. Floriani Squarciapino
Imperatrice romana d'Oriente. Moglie di Basilisco, molto prima dell'avventura imperiale di questi, gli aveva dato parecchi figli. Fuggito il marito, [...] 'amante; come il marito, morì di fame insieme ai figli nella prigione in Cappadocia, ove era stata rinchiusa dall'imperatore Zenone nel 476 d. C.
Nelle monete, di conio piuttosto rozzo e grossolano, appare con viso piccolo e tondeggiante dagli zigomi ...
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MARISSA (ebr. Mārēshā Μάρισα, Μάρισσα)
M. Avi-Yonah
Città di Giuda, circa 60 km a S-O di Gerusalemme, nelle vicinanze di Lachish (v.). M. era una delle città di confine fortificate da Roboamo (II Cron., [...] xi, 8). Dopo l'esilio babilonese divenne un importante centro amministrativo, abitato dagli Idumei; sotto i Tolomei la visita di Zenone (258 a. C.) indica che essa continuò ad essere la residenza di un governatore, assistito da un economo e da un ...
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CORTI, Bonaventura
Daniela Silvestri
Nacque a Corti, parrocchia di Viano, nel territorio di Scandiano (Reggio Emilia), il 26 febbr. 1729 da Domenico e Vittoria Bondioli. Orfano ad appena undici anni, [...] dello zio sacerdote S. Corti, proseguendoli, in seguito, a Reggio Emilia affidato alle cure del parroco di S. Zenone, e completandoli in quel seminario collegio, retto dai padri gesuiti, che era la maggiore istituzione reggiana d'istruzione. Vestito ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] (Belgrado); divenuto re e si stanziò nella Mesia Inferiore. Prese parte alle guerre dell'Impero e fu insignito da Zenone del titolo di patrizio. Seguirono con l'imperatore relazioni oscillanti, finché T. ottenne di recarsi in Italia per cacciarne ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] dell'essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di cui P. fu il capo riconosciuto, e Melisso e Zenone i maggiori epigoni. A questa teoria P. giunse per contrapposizione al pluralismo naturalistico della filosofia ionica e alla dualità ...
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Nella filosofia greca, è termine tecnico usato per indicare la difficoltà logica in cui incorre un processo speculativo, che non sembra perciò ammettere, almeno immediatamente, alcuna soluzione. Come chiarimento [...] di tale difficoltà, che si scopra in una dottrina, l'aporia vale quindi anche come mezzo di opposizione polemica. Celebri, fra le altre, le aporie che contro il concetto del movimento sollevò Zenone di Elea (v.). ...
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STRATEGO O STRATEGA?
Entrambe le forme sono corrette, ma rispondono a diverse sfumature di significato.
• Stratego, sostantivo maschile derivato dal latino strategum (a sua volta dal greco strategòs), [...] bizantino.
Anche Callia, lo stratego ucciso in combattimento a Potidea, aveva appreso la dialettica alla scuola di Zenone di Elea (M. A. Levi, Pericle e la democrazia ateniese)
• Stratega, sostantivo maschile derivato dal latino strategum ...
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Filosofo della scuola megarica (fine 4º - inizî 3º sec. a. C.) nato a Iaso in Caria. Da Apollonio Crono, suo maestro, ereditò, pare, il soprannome. Grande dialettico, sono famose le sue argomentazioni [...] , reale e necessario e concludente quindi con la negazione del concetto stesso di possibilità, inteso come possibilità di essere o di non essere. È evidente, nelle sue argomentazioni, la ripresa di motivi eleatici, in particolare di Zenone di Elea. ...
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sofisma Termine greco che inizialmente significò ogni manifestazione concreta della σοϕία, cioè della sapienza dell’uomo; più tardi venne usato per designare, in generale, ogni argomentazione speciosa, [...] o verosimili e rispettando le leggi del ragionamento, giunge a una conclusione inammissibile, assurda (per es., gli argomenti di Zenone contro il movimento). Nel primo uso s. è equivalente di paralogismo, ma da questo alcuni vogliono distinguerlo per ...
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Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] disciplina che prese il nome di retorica. Grazie all’opera di Protagora di Abdera, Gorgia da Lentini, Platone, Isocrate, Zenone e soprattutto Aristotele e, più tardi, Ermagora di Temno, la civiltà greca lasciò in eredità a quella romana un tesoro ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....
eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...