CALLERI (Callery), Giuseppe Gaetano Pietro Massimo Maria
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Torino il 25 giugno 1810 da Gaetano e da Maria Gazzola. Dopo aver compiuto gli studi classici nella città natale [...] coreana, insegnatagli da giovani seminaristi provenienti dalla Corea. La via seguita dai missionari per penetrare in quest'ultimo paese, decisamente xenofobo, era allora quella di terra, attraverso la Cina e la Manciuria. Al C. nel 1838 si offrì la ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] (acredine), -esimo (Cristianesimo), -evole (amichevole), -fago (antropofago), -fero (fruttifero), -filo (cinefilo), -fobo (xenofobo), -fono (citofono), -fugo (ignifugo), -gamo (monogamo), -geno (endogeno), -gono (poligono), -grafo (geografo), -ibile ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] contrasto con i valori unitari;
(c) chiudere le porte alle parole di origine straniera in nome di un atteggiamento xenofobo e puristico.
Analizziamo ora in sintesi le leggi e i provvedimenti che danno attuazione a tali direttive, a cominciare dalle ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] le sue dimissioni dalla carica di premier; alle elezioni anticipate svoltesi nel giugno successivo si è imposto il fronte xenofobo di destra rappresentato dal SDS dell'ex premier Janša, che si è aggiudicato il 25% delle preferenze, seguito dalla ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] il 1936, quando nei confronti dei forestierismi le costrizioni e le proibizioni si intensificarono sulla spinta di un clima xenofobo. Fu ispirata da sentimento non solo antiborghese ma anche puristico la proibizione nel 1938 agli iscritti fascisti e ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] più di un cenno merita il recupero (certamente favorito dall’introduzione di grecismi e forestierismi non adattati, come xenofobo o whisky) dei grafemi ‘stranieri’ ‹j› (Jovanotti, junior, pronunciato all’inglese, così come inglese è ormai lo stesso ...
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xenofobo
xenòfobo (o senòfobo) agg. e s. m. (f. -a) [comp. di xeno- e -fobo, sul modello del fr. xénophobe]. – Che nutre odio o avversione indiscriminata verso tutti gli stranieri: popoli x.; i turchi venivano identificati col nemico, ossia...
xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...