Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ə], [ˈspɔsɐ], [ˈspusə], [ˈspɔsə]).
Per quanto riguarda gli aspetti di durata, in molte varietà regionali del Nord la vocaletonica ha una maggiore lunghezza rispetto all’italiano standard (De Mauro 19702: 379); addirittura, si osserva una tendenza ad ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dalla forma scritta, letta secondo le norme ortografiche e ortofoniche tradizionali. Così, il peso della grafia determina il timbro delle vocalitoniche (per es., bl[u] e non bl[ø], dal francese bleu, adattato anche graficamente in blu o, meno spesso ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] (/ʎ/), conservare la ‹h› etimologica solo nelle voci del verbo avere e scriverla nelle interiezioni, scempiare le doppie prima di vocaletonica ed eliminare le parole tronche a favore di forme come virtute.
Mentre l’uso di ‹h› etimologica e l’accento ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , au latino si è monottongato in [ɔ] quando si era già chiusa la dittongazione delle mediobasse (§ 1.2).
Le vocalitoniche, a contatto con un’altra vocale che non sia -i, tendono a chiudersi: io, mio, mia, tuo, tua, ecc., ma miei, tuoi, suoi, con ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] Sud d’Italia, il raddoppiamento fonosintattico consiste nella geminazione o allungamento della consonante iniziale di parola quando sia preceduta da vocaletonica finale o da alcuni morfemi, quali a, da, come, dove:
(19) caffè freddo [ˌkafːɛ ˈfːredːo ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] proprie, che sono lunghe: la durata media delle prime è di 50 ms, mentre quella delle seconde è di 80 ms (la vocaletonica ha un valore medio di 120 ms). Ne risulta una scala temporale a tre gradi con il fono breve rappresentato dalla semiconsonante ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] alla fine di ogni IP; nell’esempio il capostazione ha spento la luce, l’ultima vocaletonica [u] è specificamente più lunga della altre vocali accentate della medesima frase). Tale allungamento è uno dei fattori fonetici che manifestano la maggiore ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] e Cosenza (cfr. tab. 2). In realtà, i due AT (B+A*) sono diversamente allineati con la vocaletonica: a Napoli A* si trova all’inizio della vocale, mentre a Bari è verso la metà.
In tab. 4 sono illustrati gli AT tipici degli enunciati continuativi ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] , invece, introdotte lettere doppie estranee al latino in seguito al fenomeno di geminazione della consonante che segue la vocaletonica nelle parole sdrucciole, come nel caso di femĭna(m) > femmina (femina è, peraltro, forma normalmente usata da ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] ] cantante ma [kanˈtaːte] cantate).
Questa fondamentale correlazione è violata in italiano quando la vocaletonica è l’ultimo segmento della parola, cosicché la vocale accentata delle parole ossitone è breve; si confronti, ad es., [parˈtiːto] partito ...
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tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...