La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocalitoniche medie o basse di una [...] (1) [ɛ] > [e], [e] > [i], [ɔ] > [o], e [o] > [u]
(b) dittongamento, per cui le vocalitoniche (normalmente medie) si dittongano per influsso delle vocali atone finali [-i] e [-u]:
(2) [ɛ] > [jɛ], [e] > [je], [ɔ] > [wɔ], e [o] > ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] epentesi di -b-, come hambre < fam(ĭ)ne, hombre < hŏm(ĭ)ne, ecc.
La tendenza a mantenere le vocali post-toniche è comune in italiano, ma prevede la riduzione del numero di timbri possibili: trovandosi in posizione non accentata, solo cinque ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] ; e, nei casi in cui /z/ non compare, l’opposizione /s/ e /z/ viene neutralizzata.
Per quanto riguarda le vocali, in italiano in posizione tonica troviamo le coppie: vanti ~ v[e]nti «numero» ~ v[ɛ]nti «eventi atmosferici» ~ vinti; batte ~ b[o]tte ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] vocale alta che ricorre nella sequenza fonetica è tonica, l’accento garantisce il mantenimento dello statuto sillabico della vocale Il potere di conservare lo statuto sillabico della vocale esercitato dall’accento sembra mantenersi anche nelle parole ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] e propri, si ‘appoggia’ a una parola tonica formando con essa un unico gruppo accentuale. Queste per o un è un attacco sillabico se la parola seguente inizia con una vocale come in (1 a.), mentre è una coda prima di iniziale consonantica come in ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] antico (da cui discende l’uso di termini come grave, acuto, tonico, ossitono, ecc.: ➔ accento grave e acuto; cfr. Lepschy 1962 Belfast (con un accento sulla penultima sillaba, ma una vocale lunga nell’ultima), per i quali la pronuncia italiana oscilla ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] .gio, a.ran.cia, so.gnia.mo; ma far.ma.ci.a perché la i, essendo tonica, mantiene il suo valore fonetico).
(d) Una consonante sola costituisce sillaba con la vocale che segue (ca.sa, na.ve, ta.vo.lo). Questa regola vale, necessariamente, anche per la ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] noti che se invece la radice lessicale termina in [i] tonica, si viene a creare una sequenza di vocali identiche, soggette a contrazione: restii [resˈtiː].
Infine, la contrazione di vocali adiacenti è ampiamente sfruttata dal punto di vista prosodico ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] evidente, termini tutti fuori dall’uso comune.
Meno rare le doppie vocali sono in fine di parola, e in particolare:
(a) , decisamente desueta, della j: studj) – che abbiano la i tonica: pii, zii, e dai passati remoti di prima persona singolare dei ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] libera per cui, nel passaggio dal latino all’italiano e fino all’VIII secolo circa, hanno sviluppato i dittonghi ie e uo solamente le vocalitoniche ĕ (compresa ĕ < ae) e ŏ in sillaba aperta: hĕri > i[ɛ]ri, saepem > si[ɛ]pe, fŏcum > fu[ɔ ...
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tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...