Riccardo Ursi
Abstract
Un comune denominatore assiologico della dimensione giuridica dell’efficienza va rintracciato nella necessaria funzionalità dell’organizzazione pubblica: funzionalità in astratto, [...] . In questo senso, giova rammentare quanto affermato da Vittorio Emanuele Orlando nei Principii: «l’amministrazione moderna suppone la riforma dell’art. 97 Cost. si sta facendo strada il mito dell’economicità e del risparmio a detrimento della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] apparso in «Il Risorgimento», osserva che, una volta intrapresa la strada dell’«autolimitazione», il potere unilaterale «il Re non [lo] possiede e culturali troveranno il più lucido sistematore in Vittorio Emanuele Orlando, a cominciare da uno dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] Occorre individuare e percorrere una via legislativa italiana, una strada tutta da costruire, sicché essi paventano che il governo alla complessità del reale. Intendiamo alludere alle figure di Vittorio Polacco (1859-1926) e di Giacomo Venezian (1861- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] e a «una rigenerazione morale», come se «si fosse oramai aperta la strada ad un generale progresso etico e politico» (R. Vivarelli, I caratteri tra ‘questione giuridica’ e ‘questione sociale’; Vittorio Polacco offre la formula per tenere lontana dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto patrio
Italo Birocchi
Ricognizione del tema
Nella storiografia italiana il tema è relativamente nuovo e, per così dire, magmatico, tanto che si parla di 'diritto patrio' senza per lo più [...] normativa raccolta nelle Leggi e costituzioni (1723 e 1729) di Vittorio Amedeo II di Savoia, re di Sardegna e di Sicilia. del diritto romano e di statualizzazione del diritto aprirono la strada a un ripensamento critico, che si espresse nelle opere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] risalente agli anni della sua formazione alla scuola di Vittorio Emanuele Orlando, capofila della battaglia per il rinnovamento degli Romano al suo antico maestro anche quando le loro strade si sarebbero differenziate, e si potrebbe anzi dire che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] cultura giuridica del tempo. Lo testimonia efficacemente Vittorio Emanuele Orlando che nei suoi Principii di meno contemporaneamente all’intuizione mortatiana, nella dottrina si fece strada un secondo percorso, che finì anch’esso per riscoprire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] : osservazione come tale ineccepibile, ma tale da aprire la strada, di fatto, alla reazione idealistica.
Il maggiore esponente della trattative di Versailles (1919) e la conseguente 'vittoria mutilitata', Orlando si limitò a elaborare una dottrina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La storia del diritto romano
Aldo Schiavone
Viale del tramonto
La storia degli studi di diritto romano nell’Italia del Novecento è la storia di un’identità perduta, e mai ritrovata – ed è perciò, nel [...] (1853-1931), di Silvio Perozzi (1857-1931), di Vittorio Scialoja – si stava rapidamente affermando, conquistandosi un ruolo da per tutte, alla storia, e alla sola storia.
E due strade mi sembra restino aperte, di fronte alla nostra ricerca (Schiavone ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] oggettiva del diritto, cioè scienza, ma politica.
La prima strada è quella imboccata da Bobbio, che alla fine degli anni poste dalla rivoluzione informatica (ricordo, in particolare, Vittorio Frosini, Losano e Giovanni Sartor), dalla bioetica ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...