Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] John Sturges. Proprio in quel periodo egli decise di tentare la strada della regia, girando L'albero dalle foglie rosa (1974) e sua carriera sono da ricordare Riccardo Freda, Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Vito Pandolfi, Dino Risi, Tonino Cervi, ...
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I miserabili
Stefano Della Casa
(Italia 1947, 1948, prima parte Caccia all'uomo, seconda parte Tempesta su Parigi, bianco e nero, 185m); regia: Riccardo Freda; produzione: Carlo Ponti per Lux; soggetto: [...] : Mario Monicelli, Steno, Riccardo Freda, Vittorio Nino Novarese; fotografia: Rodolfo Lombardi; montaggio con una trovata che sembra la parodia dell'attore preso dalla strada tipico del neorealismo. La parte era infatti destinata a Rossano ...
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Tigre reale
Vittorio Martinelli
(Italia 1916, colorato, 95m a 16 fps); regia: Piero Fosco [Giovanni Pastrone]; produzione: Itala Film; soggetto: Giovanni Verga dalla sua omonima novella; fotografia: [...] cinematografici (lo specchio retrovisore in primo piano attraverso cui, dalla macchina in corsa, Natka osserva Giorgio che corre nella strada). Ma ciò che più importa è il sovvertimento dei codici morali. L'adulterio è legittimato, Natka spinge il ...
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Schell, Maximilian
Francesco Costa
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Vienna l'8 dicembre 1930, da padre svizzero e madre austriaca. Grande attore di teatro, pur considerando il cinema [...] (I giovani leoni) di Edward Dmytryk, che gli aprì la strada per una carriera di attore teatrale e televisivo a New York. violenti o disillusi, in I sequestrati di Altona (1962) di Vittorio De Sica, Counterpoint (1968; Sinfonia di guerra) di Ralph ...
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Guarnieri, Ennio
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 12 ottobre 1930. Attento ritrattista di attrici e attori, deciso a rifiutare ogni forma di cliché autoriale, si è dimostrato [...] al BAFTA Award per Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica, regista di cui ha seguito da vicino gli ultimi in L'assoluto naturale (1969) di Bolognini, a metà strada fra kitsch e tradizione figurativa colta, restano tra i capisaldi ...
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Scala, Delia
Federica Pescatori
Nome d'arte di Odette Bedogni, attrice cinematografica, teatrale e televisiva, nata a Bracciano (Roma) il 25 settembre 1929 e morta a Livorno il 15 gennaio 2004. La spiccata [...] il suo esordio nel cinema avvenuto nel 1948 in L'eroe della strada di Carlo Borghesio, Luigi Zampa le affidò un piccolo ruolo in signora (1970), al serial Casa Cecilia (1982-1987) di Vittorio De Sisti, antesignano del genere in Italia, fino alla sit ...
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Patroni Griffi, Giuseppe
Francesco Bolzoni
Scrittore, drammaturgo, regista teatrale, cinematografico e sceneggiatore, nato a Napoli il 27 febbraio 1921. Il suo cinema, direttamente derivato dal suo [...] ), cui pose mano con Enrico Medioli, Franca Valeri e Vittorio Caprioli, costituì il punto di avvio di una lunga attività dell'infelice Manuela sedotta da un nobile e avviata sulla strada della perdizione: come il successivo La gabbia (1985), conferma ...
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Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] pessimi tranne Thieves' highway (1949; I corsari della strada) di Jules Dassin, sebbene meritino una citazione anche Black Chéreau.
Ha lavorato con numerosi registi di valore, tra cui Vittorio Cottafavi (Avanzi di galera, 1954), Franco Rossi (Amore a ...
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Palance, Jack
Alessandro Loppi
Nome d'arte di Vladimir Palahniuk, attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine ucraina, nato a Lattimer Mines (Pennsylvania) il 18 febbraio 1919. I tratti [...] desire di T. Williams. Questa opportunità gli aprì la strada non solo per altri ruoli da protagonista in teatro, ma a numerosi film storici, ma anche a Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica e a Le mépris (1963; Il disprezzo) di Jean-Luc ...
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Franciolini, Gianni
Simone Emiliani
Regista cinematografico, nato a Firenze il 1° giugno 1910 e morto a Roma il 1° gennaio 1960. Influenzato dal cinema francese degli anni Trenta e dalle atmosfere del [...] dimensione favolistica che aveva già percorso Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica, interprete dell'opera di F.; non a caso del 1953) prima di intraprendere in maniera decisa la strada della 'commedia leg-gera', tra 'neorealismo rosa' e ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...