Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] diretto da Goffredo Alessandrini e supervisionato da Vittorio Mussolini, esperto aviatore e appassionato di cinema con entusiasmo innovativo, la sua attività televisiva, indicando una strada ricca di future possibilità. Del resto tutta l'attività del ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] ha lasciato anche diverse monografie, in parte incompiute, dedicate a Vittorio De Sica, Jean Renoir, Orson Welles e Charlie Chaplin, interessante del cinema del dopoguerra, aprendo così la strada alla Nouvelle vague e al nuovo cinema internazionale ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] giovani allievi dell’Accademia come Luciano Mondolfo, Vittorio Gassman, Vittorio Caprioli, Adolfo Celi, Luciano Salce e, una tournée di Guido Salvini. Panelli non volle seguire la strada della creazione indipendente che solo qualche anno più tardi, ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] e toni ancora drammatici, per i capolavori di Vittorio De Sica sceneggiati da Cesare Zavattini, tutti caratterizzati sia l'apologo spiritualista sul peccato e sulla Grazia di La strada (1954); sia il viaggio simbolico attraverso una Roma trasformata ...
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Pesaro, Mostra internazionale del nuovo cinema di
Lino Miccichè
Ideata e progettata a Roma da Lino Miccichè e da Bruno Torri alla fine del 1964, ma realizzata a Pesaro fin dalla prima edizione (29 maggio [...] definizione ma in quello di nuove scelte e nuove strade capaci di avviare processi di rinnovamento, di crescita, di es. Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Ferreri, Vittorio De Sica ecc.), ora ad attori (tra cui Vittorio Gassman) o a generi (per es. La ...
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POLETTO, Giovanni Battista
Giulia Della Torre
Riccardo Della Torre
POLETTO, Giovanni Battista. – Nacque a Roma il 2 ottobre 1915 da Vittorio, originario di Rovigo, e da Assunta Battistini, di Cesena.
Frequentò [...] lungo marginale e soltanto nel dopoguerra cominciò a farsi strada all’interno dell’équipe cinematografica, continuando però a eroe dei nostri tempi, 1955; Risate di gioia, 1960), Vittorio De Sica (Il tetto, 1956), Valerio Zurlini (Estate violenta ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] in Italia (1954) di Roberto Rossellini, o al viaggio di Zampanò e Gelsomina in La strada (1954) di Federico Fellini e soprattutto a quello di Bruno Cortona (Vittorio Gassman) che, insieme a uno studente timido (Jean-Louis Trintignant), corre su un ...
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spettacoli per ragazzi: cinema
Bruno Roberti
Bambini e adolescenti tra realtà e fantasia
Il mondo del cinema e le storie raccontate sullo schermo hanno sempre affascinato il pubblico più giovane; a [...] di ragazzi nei vicoli della Napoli del dopoguerra.
Ragazzi sulle strade e strade piene di incertezze e di lutti si ritrovano in un capolavoro del neorealismo: Sciuscià (1946) di Vittorio De Sica. Testimoni e vittime della storia, i ragazzi possono ...
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Peplum
Stefano Della Casa
L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di [...] fu il regista a fare la differenza; per es. Vittorio Cottafavi (Ercole alla conquista di Atlantide, 1961) arricchì di Duccio Tessari (Arrivano i Titani, 1962) scelse più esplicitamente la strada dell'ironia, come fece Sergio Leone (El coloso de Rodas ...
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Titanus
Gaia Marotta
Casa di produzione italiana, nata a Roma nel 1928 per volere dell'imprenditore napoletano Gustavo Lombardo. Uomo colto e dotato di spiccato senso imprenditoriale, Lombardo, dopo [...] 1952, di Renato Castellani), decise di non abbandonare questa strada e creò un gruppo di lavoro formato dallo sceneggiatore Luigi Comencini, ancora poco conosciuto, e attori quali Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, insieme a caratteristi noti come ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...