Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] sapeva far parlare i suoi personaggi come se venissero davvero dalle strade e dai bassifondi in cui ambientava film come Hôtel du Nord mani di Age e Scarpelli, Steno e Mario Monicelli, Vittorio Metz e Marcello Marchesi, Leo Benvenuti e Piero De ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] fra cui Vanya on 42nd Street (1994; Vanya sulla 42ª strada) di Louis Malle e il disperato capolavoro di Theo Anghelopulos O anni Quaranta, dando luogo a gioielli minori di r. con Vittorio De Sica e con Umberto Melnati, Nino Besozzi, Sergio Tofano, ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] del West) di Wesley Ruggles e, nella sesta (1932-33), la vittoria, per la prima volta, di un'attrice la cui carriera era iniziata con per la sua interpretazione in Room at the top (La strada dei quartieri alti) di Jack Clayton. L'anno successivo l ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] ossia Werner Krauss; Ludwig Meidner per Die Strasse (1923; La strada) di Karl Grune; Robert Hertl e Walter Rohring per Zur modo di accentuare il carattere 'arcaico' di certe sue opere. Vittorio De Sica poté avvalersi del contributo di P. Tosi per ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] di una struttura melodrammatica, Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica.
L'evoluzione e i nuovi maestri
Negli anni vague. Mentre Jean-Luc Godard percorreva la sua personale strada di ricerca, i colleghi Claude Chabrol e François Truffaut ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] nel quale un f. a e. italiano, Ieri oggi domani (1963) di Vittorio De Sica, vinse l'Oscar per il miglior film straniero. Si tratta di sin dagli inizi imboccarono percorsi diversi.
Ad aprire la strada a questo filone del cinema italiano fu l'ampio e ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] ) che sembrano spiare il protagonista in Die Strasse (1923; La strada) di Grüne; gli orologi di ogni dimensione e foggia in Doktor cui vive il pensionato di Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica, ricostruita all'interno di uno studio di Cinecittà ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] che ricostruì in studio a Hollywood un'intera strada di Montecarlo nel modo più realistico possibile, finzione. I neorealisti ‒ soprattutto Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Alberto Lattuada ‒ usavano ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] peplum e horror, ed Ercole alla conquista di Atlantide di Vittorio Cottafavi (1961), che innesta sul mito di Atlantide elementi è per questo che spesso non ha esitato a prendere la strada dell'arte popolare, dei generi minori e di-sprezzati, dal ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] continuato dalla stessa coppia di regista e attore in L'eroe della strada (1948) e in Come scopersi l'America (1950). Già anche con altri interpreti, e ben presto accanto a Vittorio Gassman si specializzarono in sue variazioni anche i coetanei ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...