Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] (Napoli d'altri tempi, 1937, e Partire, 1938, entrambi con Vittorio De Sica; Napoli che non muore, 1939, con Fosco Giachetti). Ma una delle opere che in quegli anni aprirono la strada al futuro Neorealismo. Nel secondo, tratto dalla commedia omonima ...
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Rondi, Brunello
Bruno Roberti
Sceneggiatore, saggista e regista cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 26 novembre 1924 e morto a Roma il 7 novembre 1989. Collaboratore creativo di grandi registi [...] primi film del maestro riminese. Già collaboratore artistico per La strada (1954), Il bidone (1955) e Le notti di capitano d'industria, 1964, e Gli amanti, 1967. Da quest'ultimo Vittorio De Sica ricavò il film omonimo nel 1968, del quale R. scrisse ...
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Placido, Michele
Grazia Paganelli
Attore e regista cinematografico, televisivo e teatrale, nato ad Ascoli Satriano (Foggia) il 16 maggio 1946. Ha lavorato con alcuni dei più importanti registi del cinema [...] nella prima metà degli anni Settanta, con ruoli sempre a metà strada tra il comico e il grottesco, in particolare con quello del una 'comune' agricola in Il prato (1979) di Paolo e Vittorio Taviani, un poco di buono in Salto nel vuoto (1980), ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] ricchezza insospettata. "Quel che mi aveva tanto colpito era una strada di sobborgo, piena di luci e di ombre che la ricerca della sua bicicletta rubata in Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica, o la protagonista di Europa '51 (1952) di ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] di Luchino Visconti e I bambini ci guardano (1944) di Vittorio De Sica, registi che, ciascuno con il proprio stile all'essere tutto spettacolo [...] piazzando la macchina da presa in una strada, in una camera" (I sogni migliori, in "Cinema", 25 ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] 'infanzia fu quella dei ragazzi dei vicoli napoletani: vita di strada, piccoli lavoretti, poca scuola. Si era già messo in per lui il soggetto Totò il buono, portato sullo schermo da Vittorio De Sica con il titolo Miracolo a Milano solo nel 1951 e ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] da Rossano Brazzi; il film diretto e interpretato da Vittorio Gassman nel 1957). Numerosi i film tratti dal romanzo che, passati sessant'anni, un altro film mostri la stessa 42a Strada, lo stesso New Amsterdam Theatre, che ora, però, è vuoto ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] , in modo più specifico, negli anni Sessanta e Settanta, si fece strada, ancora in Europa, un modello di critica militante, più articolato da fisionomia nel 1938, quando ne assunse la direzione Vittorio Mussolini, terzogenito del Duce. Tra i suoi ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] e lo vuoi essere pagato"; Ziè Rosa a Tore: "Cagnate strada: chella guagliona ha fatto chiagnere chiù de 'nu figlio 'e Setti, Cinema a due voci. Il parlato nei film di Paolo e Vittorio Taviani, Firenze 2001.
F. Rossi, La lingua in gioco, Roma 2002. ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] diretto dallo stesso Blasetti; ma l'accordo del 1949 aprì la strada a una collaborazione sistematica e durevole. Nei mesi seguenti furono di Miracolo a Milano (1951) che vi girò Vittorio De Sica nel 1950 prefiguravano i molti film italiani ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...