Guarnieri, Ennio
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 12 ottobre 1930. Attento ritrattista di attrici e attori, deciso a rifiutare ogni forma di cliché autoriale, si è dimostrato [...] al BAFTA Award per Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica, regista di cui ha seguito da vicino gli ultimi in L'assoluto naturale (1969) di Bolognini, a metà strada fra kitsch e tradizione figurativa colta, restano tra i capisaldi ...
Leggi Tutto
Scala, Delia
Federica Pescatori
Nome d'arte di Odette Bedogni, attrice cinematografica, teatrale e televisiva, nata a Bracciano (Roma) il 25 settembre 1929 e morta a Livorno il 15 gennaio 2004. La spiccata [...] il suo esordio nel cinema avvenuto nel 1948 in L'eroe della strada di Carlo Borghesio, Luigi Zampa le affidò un piccolo ruolo in signora (1970), al serial Casa Cecilia (1982-1987) di Vittorio De Sisti, antesignano del genere in Italia, fino alla sit ...
Leggi Tutto
Patroni Griffi, Giuseppe
Francesco Bolzoni
Scrittore, drammaturgo, regista teatrale, cinematografico e sceneggiatore, nato a Napoli il 27 febbraio 1921. Il suo cinema, direttamente derivato dal suo [...] ), cui pose mano con Enrico Medioli, Franca Valeri e Vittorio Caprioli, costituì il punto di avvio di una lunga attività dell'infelice Manuela sedotta da un nobile e avviata sulla strada della perdizione: come il successivo La gabbia (1985), conferma ...
Leggi Tutto
Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] pessimi tranne Thieves' highway (1949; I corsari della strada) di Jules Dassin, sebbene meritino una citazione anche Black Chéreau.
Ha lavorato con numerosi registi di valore, tra cui Vittorio Cottafavi (Avanzi di galera, 1954), Franco Rossi (Amore a ...
Leggi Tutto
Palance, Jack
Alessandro Loppi
Nome d'arte di Vladimir Palahniuk, attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine ucraina, nato a Lattimer Mines (Pennsylvania) il 18 febbraio 1919. I tratti [...] desire di T. Williams. Questa opportunità gli aprì la strada non solo per altri ruoli da protagonista in teatro, ma a numerosi film storici, ma anche a Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica e a Le mépris (1963; Il disprezzo) di Jean-Luc ...
Leggi Tutto
Franciolini, Gianni
Simone Emiliani
Regista cinematografico, nato a Firenze il 1° giugno 1910 e morto a Roma il 1° gennaio 1960. Influenzato dal cinema francese degli anni Trenta e dalle atmosfere del [...] dimensione favolistica che aveva già percorso Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica, interprete dell'opera di F.; non a caso del 1953) prima di intraprendere in maniera decisa la strada della 'commedia leg-gera', tra 'neorealismo rosa' e ...
Leggi Tutto
Masetti, Enzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Bologna il 19 agosto 1893 e morto a Roma l'11 febbraio 1961. Musicista tra i più attivi nel cinema italiano del dopoguerra, M. fu sensibile alle ragioni [...] possibile tentò comunque cautamente qualche nuova strada: uno sperimentalismo ancorato alla tradizione che partitura giocata sulla stratificazione di diversi piani sonori; gli incontri con Vittorio De Sica (La porta del cielo, 1945) e Pietro Germi ...
Leggi Tutto
Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] della prosa operistica: Traviata '53 (1953) diretto da Vittorio Cottafavi, e Gli amori di Manon Lescaut (1954), per a Giulietta degli spiriti (1965), passando attraverso I vitelloni (1953), La strada (1954), La dolce vita (1960) e 8 1/2 (1963), ...
Leggi Tutto
Boese, Carl (propr. Edward Hermann)
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Berlino il 26 agosto 1887 e morto ivi il 6 luglio 1958. Autore prolifico e dotato di grande [...] diamante di E. Frowein e interpretato dalla Merlini e Vittorio De Sica, sia in Polonia, dove realizzò Abenteuer im ideologicamente innocue da lui scritte e dirette, a metà strada tra i telefoni bianchi italiani e la commedia sofisticata hollywoodiana ...
Leggi Tutto
Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] da Mauro Bolognini. Negli anni Settanta tentò la strada della regia, realizzando essenzialmente oneste commedie basate sulla in studio; sebbene ideologicamente lontani dai capolavori di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, entrambi questi film ne ...
Leggi Tutto
cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...