MONTI, Augusto
Alberto Cavaglion
MONTI, Augusto. – Nacque a Monastero di Bormida (all’epoca in provincia di Cuneo, ora di Asti) il 29 agosto 1881 da Bartolomeo e Luisa Berlingeri.
Dopo iniziali studi [...] il 15 maggio 1935, giorno in cui Monti fu arrestato con Vittorio Foa, Massimo Mila, Michele Giua, Giannotto e Alfredo Perelli. a Cavour: dopo il 25 luglio 1943 fu aggredito in strada e la sua presenza in paese venne segnalata dai giornali locali ...
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PORRY-PASTOREL, Adolfo
Vania Colasanti
PORRY-PASTOREL (Porry), Adolfo. – Nacque a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, il 14 novembre 1888, da Gustavo e da Concetta Cappellani; fu gemello maggiore [...] reportage illustrati dalle sue stesse immagini, aprì la strada al fotogiornalismo, di cui in Italia è considerato il nel 1953 fu Porry-Pastorel a suggerire a Luigi Comencini e a Vittorio De Sica il paese di Castel San Pietro Romano per le riprese ...
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DAUPHIN (Daufin, Dophin, d'Offin; italianizzato: Delfino, Delfin, Dolphino), Charles (erroneam. anche Claude o Claude-Charles)
Jacques Thuillier
Nacque certamente in Lorena (Félibien, 1679 e 1685) verso [...] ) il frontespizio di una tesi con la celebrazione della Nascita di Vittorio Amedeo II (inciso da De Pienne; cfr. Schede Vesme, III Le Brun). Così la pittura dei D. aprì la strada a quella rapida evoluzione che doveva condurre la pittura piemontese ...
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GUJ, Enrico
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 15 apr. 1841 da Giovanni Augusto, ingegnere, e da Rosa Aloisi. Avviato alla professione paterna, conseguì nel 1864 la laurea in ingegneria nell'Università [...] Vincoli che, seppur realizzato solo parzialmente, tracciò la strada per il successivo progetto di G.B. Milani ( e il suo avvenire, Roma 1985, pp. 88-90; Id., Corso Vittorio Emanuele II. Urbanistica e architettura a Roma dopo il 1870, Roma 1985, ...
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MAZZONI, Giuseppe
Fulvio Conti
– Figlio di Niccolò e di Anna Bottari, nacque a Prato il 16 dic. 1808.
Il padre aveva condiviso gli ideali giacobini e nel 1799, quando era maire della città, aveva promosso [...] trono Leopoldo II.
Per il M. si aprì inevitabilmente la strada dell’esilio: riuscito a sfuggire alle ricerche della polizia, repubblicano avrebbe dovuto aderire al programma «Italia e Vittorio Emanuele». Neppure la rivoluzione pacifica del 27 apr. ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Chiara Ulivi
– Nacque a Venezia il 2 giugno 1841, quinto figlio di Pietro e di Teresa Spertini.
Nato in una colta famiglia di artisti, in cui padre, nonno e zio erano scultori [...] Pitti), dall’ordinata partitura macchiaiola e dal tono garbatamente ironico, Strada a Parigi con passanti che bevono a una fontana ‘Wallace di Venezia del 1914, grazie all’intervento di critici come Vittorio Pica e Ugo Ojetti, che ne misero in luce la ...
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JANNELLI, Cataldo
Maria Luisa Perna
Nacque a Brienza, in Basilicata, il 20 sett. 1781, da Prospero e da Luisa Labriola. Destinato alla carriera ecclesiastica, frequentò il seminario di Marsiconuovo. [...] definizione), cioè una teoria della storiografia. Vico ha aperto la strada perché la Scienza nuova è un tentativo di storia delle , pp. 466-470; G. Guerrieri, La Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Milano-Napoli 1974, adind.; F ...
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CANTONE (Cantoni), Bernardo (Bernardino)
Angelo Moneta
Figlio di un maestro Taddeo, nacque presso la pieve di Balerna (Valle d'Intelvi) nel 1505.
Il padre apparteneva alla famiglia degli Augustoni, [...] Dal 1563 il C. è presente in un'altra opera della stessa strada, in cui ancora figura come "caput fabrices": il palazzo di Giambattista (poi Rostan-Reggio, ora istituto tecnico commerciale "Vittorio Emanuele II", 1565-1570) nella contrada Vallechiara ...
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VALENTE, Pietro
Fabio Mangone
– Nacque a Napoli, il 10 agosto 1794, da Pasquale, avvocato, e da Anna Maria Palumbo.
Seguendo la propria inclinazione per l’architettura, tra il 1807 e il 1810 studiò [...] un nuovo e più arioso sito, prospiciente la strada Ferdinanda. Dal 1839, con la collaborazione imposta di , Il Reale Teatro Sant’Elisabetta Vittorio Emanuele (1852-1908), in Teatro S. Elisabetta - Vittorio Emanuele. Mostra storico-documentaria, 1852 ...
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ROSSI, Gian Vittorio (Roscius). – Nacque a Roma nel 1570, primogenito di tre figli; il padre era giureconsulto e gentiluomo romano. Nel ginnasio dei gesuiti fu allievo di Francesco Benci, di Ottavio Tursellini, [...] precoce del padre, il fratello minore prese presto una brutta strada e la madre si mostrò incapace di gestire il patrimonio familiare fu messo in scena l’Ignazio musicato da Loreto Vittori. La rappresentazione fu molto tumultuosa e fu necessario l ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...