BASEVI, Gioacchino
Filippo Liotta
Nacque a Mantova il 29 maggio 1778. Compiuti gli studi di giurisprudenza, si dedicò all'esercizio della professione forense raggiungendo presto la notorietà. Nel 1810 [...] della Lombardia al Regno di Sardegna, fu nominato da VittorioEmanuele II ufficiale dell'ordine dei SS. Maurizio e diretta da P. Del Giudice, II, Milano 1923, p. 326; I. Caracciolo, Andrea Hofer nella insurr. antibavarese del 1809, Bologna 1928, ...
Leggi Tutto
ANTONELLI, Leonardo
VittorioEmanuele Giuntella
Nacque a Senigallia il 6 nov. 1130. Venuto all'età di quattro anni a Roma, vi compì gli studi, dimostrando maggiore inclinazione per il diritto civile [...] problemi di governo della Chiesa, che mise in sospetto i Francesi, i quali ne pretesero l'allontanamento. Passò allora a Este, e il primo console,voll. 2, Roma 1902, passim; E. Celani, I preliminari del Conclave di Venezia, in Arch. d. R. soc. romana ...
Leggi Tutto
Zanardelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Brescia 1826 - Maderno, Brescia, 1903). Studente di giurisprudenza a Pavia, partecipò ai moti del 1848 e l’anno successivo prese parte alle Dieci giornate [...] veste riuscì a far respingere la domanda austriaca di estradizione per i compagni di Oberdan. Nel 1883 con Crispi, Cairoli, Nicotera morte di Umberto I, e dopo un breve ministero Saracco, nel 1901 fu chiamato dal nuovo re VittorioEmanuele III alla ...
Leggi Tutto
È una mostra pubblica, spesso periodica, dei prodotti del lavoro umano in un dato campo, per una data regione o di un periodo determinato; talvolta con premî ai migliori espositori.
Esposizioni di belle [...] come un modo potente di attrarre l'attenzione del pubblico sopra i prodotti meglio esposti o premiati. Era naturale che sorgesse l'idea per il decennale della battaglia di Vittorio Veneto e il quarto centenario di Emanuele Filiberto (inaugurata il 1° ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] di P. S. Orlandini e E. Mayer, I, Firenze 1882, pp. 428 s.), giustificando la scelta al dialogo tragico"(Vita di Vittorio Alfieri scritta da esso, epoca del card. B. e la politica eccles. di Carlo Emanuele III, in Boll. stor. bibl. subalpino, XXXIX ...
Leggi Tutto
I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] , vol. 1°, pp. 60-61).
I notai bolognesi del XIII e XIV secolo hanno di metà Cinquecento, il duca Emanuele Filiberto impose l’uso del alle parole del diritto, Milano, Giuffrè.
Formentin, Vittorio (2008), Frustoli di romanesco antico in lodi arbitrali ...
Leggi Tutto
servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] anni, la leva avveniva per decreto dell’assemblea; come i meteci ateniesi, i perieci spartani, se abbienti, fornivano gli opliti; gli .
Ordinamento italiano
L’ordinamento di Emanuele Filiberto, perfezionato da Vittorio Amedeo II, aveva dato vita ...
Leggi Tutto
Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] Cf. anche Arturo Segre, Delle relazioni tra i Savoia e Venezia da Amedeo VI a Carlo Emanuele, "Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino", Sigismond, in Venezia e Ungheria nel Rinascimento, a cura di Vittore Branca, Firenze 1973, pp. 37-51.
292. G. ...
Leggi Tutto
Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] Palmer, The Studio, p. 11 e n. 40.
28. Cf. Emanuele Djalma Vitali, Il prestigio del medico nella Repubblica Veneta del sec. XV in romano alla codificazione, VI, pt. I, Torino 19002, pp. 278-282; Vittorio Lazzarini, L'Avvocato dei carcerati poveri a ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] suggeriva, di esortare Vittorio Amedeo a seguire le fu rapito da agenti di Carlo Emanuele III il 24 marzo 1736 e . Pilati, Di una riforma d’Italia ossia de’ mezzi di riformare i più cattivi costumi e le più perniciose leggi d’Italia, Villafranca, 1767 ...
Leggi Tutto
dedollarizzare (de-dollarizzare) v. tr. Eliminare il dollaro dalle transazioni economiche e finanziarie internazionali. ♦ Il presidente della Banca centrale Serghej Dubinin ha sostenuto fra l'altro che i troppi zeri affaticano i computer. Per...
audiodescrizione s. f. 1. Supporto che rende un prodotto audiovisivo (film, documentario, programma televisivo) comprensibile per il pubblico dei non vedenti e dei forti ipovedenti. | In senso concreto, traccia sincronizzata al prodotto audiovisivo,...