Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , Tassoni, Galilei, Martello, Algarotti, Metastasio, Alfieri, Goldoni, Berchet, Leopardi, pubblicate in Francia, (2004), La Lingua franca barbaresca, Roma, Il Calamo.
Coletti, Vittorio (2005), Libretti, opera e lingua, in Storia della lingua italiana ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] colto, unica alternativa all’italiano malcerto delle altre regioni.
Alfieri, Gabriella (1998), La ‘lingua d’Italia’: ambiti nazionale e identità regionali, Torino, UTET.
Coletti, Vittorio (2001), La standardizzazione del linguaggio: il caso italiano ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] :
(67) Rumore di un uccello grande levantesi ogni tanto a volo con alto frastuono d’ali (Buzzati 1993: 81).
Alfieri, Vittorio (1996), Vita, Introduzione e note di G. Cattaneo, Milano, Garzanti.
Ariosto, Ludovico (1976), Orlando furioso, a cura di C ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] regno, Nabucco, Luisa Miller e altrove, da Dante a Tasso, da Alfieri a Praga); «caro accento» (Ernani, I due Foscari, I masnadieri (➔ onomatopee e fonosimbolismo), a esemplificare la vittoria del significante sul significato (o meglio, la ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] Feltrinelli.
Tondelli, Pier Vittorio (1993), Pao pao, Milano, Feltrinelli (1a ed. 1982).
Alfieri, Gabriella, Motta, Daria Mauroni, Elisabetta (2008), La divulgazione scientifico-culturale, in Alfieri & Bonomi 2008, pp. 97-166.
Jacqmain, Monique ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] da Karpov, ma all’intera classe degli alfieri.
Affinché un referente testuale sia suscettibile di [1]sua madre, [3]Nina con uno sguardo più distante, [3]Vittorio con un piccolo sorriso sulle labbra ma [3][soggetto sottinteso] si prestava quanto ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] perfino il mangiare e il parlare, limitatamente a contesti idiomatici o antichi (i mangiari d’Italia, i parlari d’Italia).
Alfieri, Vittorio (1949), Vita, in Id., Opere, a cura di L. Fassò, Torino, UTET, vol. 1° (Vita, rime e satire).
Alighieri ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...