(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] a esso complementari del cDNA presenti in uno dei cloni batterici della genoteca. Dopo ripetuti lavaggi, la sonda non in genere utilizzate la proteina piii (disposta all'estremità del virus) o la pviii (che costituisce l'involucro che circonda ...
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RIPRODUZIONE (XXXI, p. 398)
Massimo Libonati
Aspetti molecolari della riproduzione.- Carattere distintivo degli organismi viventi è la capacità di riprodursi perpetuando le proprie caratteristiche nelle [...] elica del DNA vengono poi riempiti per azione DNA polimerasica.
La replica del DNA a singola elica, genoma di alcuni virusbatterici (ΦX 174, s13, F1, M13), poggia essenzialmente sugli stessi principi di quella del DNA a doppia elica. Essa avviene ...
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IMMUNITÁ
Massimo ALOISI
Medicina. - (XVIII, p. 893; App. II, ii, p. 8). - Posizione di questo campo di studî nei confronti di altri. - L'immunologia non è più - e da lungo tempo - un capitolo, sia pur [...] .
Così si è dimostrato che nelle ormai assai diffuse infezioni sperimentali dell'uovo di pollo embrionato (con virus, rickettsie e batterî), anticorpi si cominciano a formare solo al termine dello sviluppo embrionale, e si accentuano, in caso di ...
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Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] ai problemi connessi alle malattie infettive interessano gli antigeni che possono derivare dai germi e dai virus cause di queste malattie. I germi, batterî, funghi, protozoi che siano, sono cellule e pertanto non rappresentano un solo antigene, ma un ...
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LEDERBERG, Joshua
Biologo americano, nato a Montclair, New Jersey, il 23 maggio 1925. Ha studiato all'università di Columbia, New York, e quindi a Yale con E. L. Tatum, ove ottenne la laurea di dottore [...] collaborazione con la moglie (Ester M. Zimmer) il L. dimostrò (1953), che virusbatterici temperati (batterî o fagi lisogeni) possono avere sede genetica sul cromosoma batterico. In collaborazione con N. D. Zinder, scoprì (1952) il fenomeno cui diede ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] noti come cromosomi, riconoscibili durante la metafase della mitosi, il cui numero varia a seconda della specie. I Batteri e molti virus hanno un solo cromosoma, mentre gli organismi eucarioti ne hanno generalmente più di uno: per esempio, Drosophila ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] Oettgen, 1970). La carbossipeptidasi 61 è un enzima batterico che scinde il folato, inibendo la sintesi del -450.
DeOme, K. B., The role of the mammary tumor virus in mouse mammary noduligenesis and tumorigenesis, in Viruses, nucleic acids and cancer ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] proteine specifiche. Questa semplicità è la ragione per cui la biologia molecolare ebbe origine da studi fatti su Batteri e su Virus.
4. Divisione cellulare (mitosi)
Le cellule spesso si dividono quando hanno raggiunto la loro massima grandezza; ma ...
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Omeostasi
Pietro Omodeo
di Pietro Omodeo
Omeostasi
sommario: 1. Introduzione. a) Autocontrollo e omeostasi. b) Omeostasi e stabilizzazione. c) Omeostasi ed euristica. d) Aspetti particolari dell'omeostasi [...] nella sintesi del prodotto finito interviene non un enzima ma una batteria di enzimi, ecc. In questa sede è sufficiente aver dato dell'emoglobina e dell'emocianina, nel capside dei Virus, nei fotorecettori dei Protozoi, non solo si lasciano ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] alla siccità.
Piante transgeniche resistenti a insetti infestanti e microrganismi patogeni
Le malattie provocate da funghi, batteri e virus e i danni causati da insetti e nematodi sono responsabili di sostanziali perdite nei raccolti, malgrado gli ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto di persone, diventare positivi dopo essersi...