Figura retorica che consiste nel riferire a un termine quel che è proprio di un altro termine della stessa frase: dare classibus Austros (Virgilio) «dare i venti alle navi» in luogo di «dare le navi ai [...] venti» ...
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Poemetto latino in 644 esametri sulle eruzioni vulcaniche; tramandato nell’Appendix Vergiliana, è attribuito o a Lucilio, destinatario delle epistole di Seneca, o a Virgilio giovane. ...
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Critico italiano (Voghera 1889 - Trieste 1961); prof. universitario dal 1942, insegnò letteratura latina all'univ. di Trieste. Studiò particolarmente la poesia di Orazio e quella di Virgilio. ...
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Letterato fiorentino (sec. 16º), impiccato come ladro nel 1579, malgrado la Scusazione scritta a sua difesa da Il Lasca. Più che tradurre, imitò nella Buccolica (1544) Virgilio. ...
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Filologo classico (Codroipo, Udine, 1897 - Roma 1980), prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura latina all'univ. di Napoli. Opere: Cicerone (1929); L'Eneide e la poesia di Virgilio (1932); Studi [...] virgiliani (1947); Da Plauto a Terenzio (1946-47); Tacito (1973). Ha diretto Latinitatis Italiae medii aevi inde ab a. CDLXXVI usque ad a. MXXII lexicon imperfectum (4 voll., 1939-64; rist. 1970) ...
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Poeta (2a metà sec. 3º d. C.), forse di Carta gine, autore di Cynegetica, poemetto didascalico-mitologico (superstiti i primi 325 versi), e di 4 egloghe, a imitazione di Virgilio e di Calpurnio (nei codici [...] esse seguono le egloghe di Calpurnio, e perciò furono, erroneamente, per lungo tempo attribuite a quest'ultimo) ...
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Poeta greco di Nicea in Bitinia (sec. 1º a. C.). Fatto prigioniero dai Romani nella guerra mitridatica (73 a. C.), fu condotto a Roma e poi liberato. Maestro di Virgilio e di Cornelio Gallo, ebbe grande [...] influenza sulla cerchia dei poetae novi. Fu soprattutto poeta elegiaco; a noi resta, oltre a pochi frammenti, la raccolta in prosa delle Passioni d'amore (Περὶ ἐρωτικῶν παϑημάτων), 36 narrazioni di amori ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] del Landino e del Poliziano, quindi successore di quest'ultimo allo Studio fiorentino e cancelliere della Repubblica. Il secondo fu il filosofo Francesco Cattani da Diacceto, discepolo di Ficino e figura ...
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Grammatico latino (forse 2º sec. d. C.); fu autore, come si può dedurre dalle citazioni che di lui si trovano in grammatici posteriori, di osservazioni grammaticali e di scolî esegetici a Virgilio e a [...] Terenzio ...
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Poeta latino (n. intorno al 47 a. C. - m. intorno al 14 a. C.), uno dei maggiori elegiaci dell'età augustea. Protetto di Mecenate, fu uno dei maggiori poeti elegiaci dell'età augustea, ammiratore di Virgilio [...] nei circoli mondani e letterari, e fu tra i poeti protetti da Mecenate, cui lo legava la comune origine etrusca. Conobbe Virgilio per cui professò la più alta ammirazione (salutò la composizione dell'Eneide con la lode [II 34, 61]: nescio quid maius ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...