MAGGIORE, Francesco
Francesca Seller
Nacque a Napoli intorno al 1715. Studiò composizione sotto la guida di Francesco Durante al conservatorio napoletano dei Poveri di Gesù Cristo dal 1730 al 1735. [...] cantata in occasione del matrimonio di Lucrezia Corner con Vincenzo Pisani, dedicata a "Elisabetta Cornaro procuratessa Foscar").
Gallieni. Il M. viene inoltre ricordato anche come valente imitatore dei versi degli animali e del canto degli uccelli ...
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DE FERDINANDO, Ferdinando
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro e scultore napoletano, la cui prima opera documentata è la balaustrata (1690) di marmi mischi di Sicilia per la cappella del SS. Crocifisso, [...] stipiti, ecc.) del palazzo del regio consigliere Fusco a via de' Tribunali. Nel 1702 scolpì una lapide sepolcrale per il duca Valente della Calce, in cui, oltre alla impresa nobiliare, si vedevano ossa e crani nonché un'ampollina con le ali (Ibid., B ...
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CAPEZZUOLI (in Inghilterra, Capitsoldi), Giovanni Battista
Hugh Honour
Nacque in data imprecisata probabilmente a Firenze, dove era attivo come scultore nel 1755. In questo anno, insieme con il pittore [...] in uno stile tardobarocco semplificato una statua di S. Vincenzo.Poco dopo eseguì il gruppo marmoreo, in grandezza naturale, far di nuovo dal Sig. G. C. Scultor Fiorentino assai valente". Ma in realtà questo rilievo appare molto simile alle opere del ...
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BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] sussidio per andare a studiare a Bologna presso un valente artista. Da carte anonime manoscritte settecentesche risulta che dipinse sfondi paesaggistici per il bambocciante Stefano Ghirardini; Vincenzo Martinelli, nipote del Lodi, trarrà a sua volta ...
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BIRINGUCCI, Oreste, detto Vannocci
Chiara Perina
Matematico, architetto e scrittore d'arte, nacque a Siena da nobile famiglia nel 1558. Il padre Alessandro fu, secondo lo Zani e il Bertolotti, valente [...] opere decorative, come archi e apparati. Si distinse particolarmente nelle invenzioni fatte in occasione delle nozze del principe Vincenzo (apr. 1584). Il 6 dic. 1584 inviava al duca come dono "invenzioni di combattimento festevoli" (Bertolotti, 1889 ...
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CARDONA, Maria
Renato Pastore
Nata nel 1509, da Giovanni di Cardona, conte di Avellino e da Giovanna Villamarino (sorella costei della più celebre Isabella di Sanseverino), la C. raccolse - alla morte [...] trasmissione stessa della sua produzione artistica (sarebbe stata valente rimatrice e musica) è unicamente assicurata da voci sua corrispondenza con Bernardo Tasso, Antonio Minturno e Vincenzo Martelli; alle dediche offertele: da Giovanni Andrea ...
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BENEDETTI, Andrea
Goffredo Hoogewerff
Probabilmente di origine emiliana (Modena? Parma?), nacque intorno al 1615-18; è menzionato per la prima volta nel 1636 ad Anversa come allievo di un oscuro pittore [...] Vincenzo "Cernevael" (Carnevale?), forse italiano anche lui, che pare inducesse il giovane a seguirlo nelle Fiandre. Nel 1638 il B. entrò , è convenzionale. Tuttavia egli era un artista valente e versatissimo, che rimane rappresentativo per l'epoca ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Nipote dell'omonimo Giovanni Tommaso di Diomede, conte di Maddaloni con il quale venne molto spesso confuso anche a causa della giovane età in cui morì e della [...] epoca o poco dopo, il C., già considerato valente giostratore, uccise in un improvvisato torneo Giovanni Antonio Dianora Caracciolo e Caterina di Capua e quattro figli, Diomede, Vincenzo, Geronima e Cornelia.
Le imprese del C. fecero molta presa ...
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CAMMARANO, Filippo
Laura Posa
Nato a Palermo il 16 agosto 1764 da Vincenzo e da Caterina Sapuppo, sua seconda moglie, svolse la sua attività di attore e commediografo a Napoli, dove i genitori lo condussero [...] e al S. Carlino, dapprima nei panni di applaudito Pulcinella, sulle orme paterne, e dai primi anni del 1800 come valente "mezzo carattere". Il C. si era proposto, come autore, di migliorare la commedia popolare napoletana, nelle mani allora di attori ...
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Attore del teatro dialettale napoletano (Sciacca forse 1720 - Napoli 1809), detto Giancola; a Napoli (1764) esordì al teatro della Cantina nella compagnia di T. Tomeo; fu poi (dal 1770 per più di trent'anni) [...] anche attrici e cantanti le figlie Domenica e Caterina; attori il figlio Filippo (Palermo 1764 - Napoli 1842), anch'egli valente Pulcinella ed emulo del padre ai teatri Fenice e San Carlino (e attrici le figlie di questo, Rosalinda, moglie dell ...
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