Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] lo Speculum doctrinale (Lib. I, cap. I) di Vincenzo di Beauvais e i libri III e IV del De proprietatibus , ibid., 9, 1974, pp. 125-129.
R. Manselli, La corte di Federico II e Michele Scoto, in L'Averroismo in Italia. Atti del Convegno dell'Accademia ...
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GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] 596; V (1910), pp. 42-88; Id., L'imperiale abbazia di Farfa, Roma 1921, pp. 218-227; V. Federici, L'origine del monastero di S. Vincenzo al Volturno secondo il prologo di Autperto e il "Libellus constructionis Farfensis", in Studi di storia e diritto ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] ... Caravaggio, in L'Arte, XIII (1910), p. 284; R. Putelli, Il duca Vincenzo I... e l'interdetto... a Venezia, in Nuovo Arch. ven., n. s., XXI pp. 9 s., 15, 17, 21; A. M. Furini Federici, Gregorio Comanini..., in Civiltà mantovana, VI (1972), pp. 403 ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] quella del Trinchera, né sì pura e graziosa come quella del Federico; ma egli pose tutto lo studio a rendere l’azione di buon gusto (Venezia, S. Moisè, autunno 1748; Vincenzo Ciampi), rielaborando La maestra di Palomba e Gioacchino Cocchi (Nuovo ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Giuseppe
Marina Formica
Nacque a Genova l'11 nov. 1751 dal principe Giovanni Andrea Doria e da Eleonora Carafa della Stadera, figlia del duca d'Andria.
La prima educazione gli [...] Lorenese. Ricevette anche dal pontefice l'abbazia dei Ss. Vincenzo e Anastasio di Roma (detta delle Tre Fontane).
Nel concistoro . Carafa di Traetto, G. M. della Somaglia e mons. Federici) si incontrarono con il D. per esaminare la grave situazione. ...
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GRAZIADIO da Ascoli
Sonia Gentili
Visse nella prima metà del sec. XIV; il suo luogo di provenienza è concordemente individuato in Ascoli Piceno, con l'unica eccezione del Pignon, che lo dice "lombardus". [...] secondo Creytens, dovette cadere prima del 1335, poiché in quell'anno Vincenzo da Urbino, che nel manuale è annoverato tra i discepoli dell' ultime. Se è esatta la data del 1310 fornita dal Federici per l'insegnamento padovano di G., a tale data si ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] vescovo A. Spoglia, coadiuvato dal decano P. Federici, prevedeva gli affreschi dell'abside (Gesù Redentore, la Madonna del Rosario e s.Domenico, S. Antonio Abate, S. Vincenzo Ferreri, S. Luigi Gonzaga e alle sculture degli Evangelisti. A Fermo si ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] sempre legato) e curò (di nome, in triumvirato con Fortunato Federici e Giuseppe Maffei, in realtà quasi solo) l'edizione del l'altro, l'amicizia di Atto Vannucci e di Vincenzo Salvagnoli). Critico e del "piemontesismo" e dell'antipiemontesismo, ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] Bona di Vidor, la prima volta insieme con il pittore Vincenzo Dai Destri. Il 12 sett. 1496 era presente nella nelle opere di Collalto e di Paese.
Fonti e Bibl.: D.M. Federici, Memorie trevigiane sulle opere di disegno, I, Venezia 1803, pp. 215- ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] tempietto" di Bartolomeo Avanzini e Tommaso Loraghi in S. Vincenzo di Modena. Documenti inediti, in Atti e memorie della Roma (catal., Carrara), Pontedera 1999, p. 44; F. Federici, La diffusione della "prattica romana": il cardinale Alderano Cybo e ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...