Residuo della lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli con quantità diverse di vino o di mosto fermentato, a seconda del grado di spremitura. Si distinguono al riguardo le v. vergini dalle v. fermentate: le prime si ottengono dalla spremitura di uve appena pigiate per separarne il mosto, le seconde da uve già fermentate, e quindi risultano contenere quantità più o meno modeste di ...
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Acquavite di vinacce; contiene 45-50% di alcol; si hanno anche g. rettificate, a maggiore contenuto alcolico (50-60%). In Italia le diverse g. sono variamente quotate a seconda della provenienza (friulana, [...] pugliese, piemontese ecc.). La distillazione delle vinacce si può fare in modo diverso e con apparecchi differenti, da quelli per piccolissime potenzialità e di tipo antiquato riscaldati a fuoco diretto (ma che possono dare prodotti dal gusto cattivo ...
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Operazione di abbassamento delle vinacce per reimmergerle nel mosto in fermentazione tumultuosa e spezzare la massa compatta (cappello) che si raccoglie alla superficie, portata dalle bolle di anidride [...] carbonica. Con ciò si facilita l’aerazione del mosto e si favorisce la moltiplicazione dei fermenti alcolici ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico [...] . La vinificazione in rosato si esegue da uve nere con pigiatura soffice; il mosto resta a contatto con le vinacce il tempo necessario per assumere la tonalità e l’intensità di colore desiderate. Notevole importanza va assumendo la vinificazione con ...
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svinatura Estrazione del vino dai tini di fermentazione del mosto per separarlo dalle parti solide (vinacce, schiume ecc.). A seconda della maggiore o minore durata della fermentazione, il liquido ottenuto [...] può essere ancora ricco di zucchero (mosto-vino) o completamente vinificato. L’operazione si compie aprendo un orifizio munito di un setaccio nella parte bassa del tino, per far passare solo il liquido, ...
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Nome comune a molte bevande alcoliche di alta gradazione, ottenute per distillazione di liquidi zuccherini fermentati. Se ne producono di vino (cognac), di vinacce (grappa), di sidro di varie frutta (calvados, [...] prunelle, kirsch ecc.), di melassa di canna da zucchero (rum), di mosti fermentati di sostanze amidacee (whisky, vodka ecc.). Il contenuto d’alcol varia dal 40 al 70% ...
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Pratica enologica con la quale si riattiva in un vino la fermentazione alcolica per renderlo asciutto se rimasto dolce o, con aggiunta di zucchero, per aumentarne la gradazione alcolica. La r. consente [...] scadenti di un vino (per es., sapori sgradevoli): si mette il vino su buone vinacce fresche non torchiate, in presenza di zucchero (2-3%) oppure, in assenza di vinacce, vi si aggiunge del mosto muto e una piccola quantità di lievito per avviare la ...
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tino Recipiente destinato a contenere le uve pigiate durante la fermentazione alcolica tumultuosa, di forma generalmente a tronco di cono diritto, di piccola convergenza, più raramente cilindrica o a [...] di ferro; di norma è aperto superiormente e provvisto inferiormente di uno sportello per agevolare l’estrazione delle vinacce. I t.-botte, che differiscono dai t. solo per la chiusura ermetica superiore, consentono oltre alla fermentazione dell ...
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Nome generico di qualsiasi liquido che si beve, sia per dissetarsi sia per ristorarsi o a scopo terapeutico.
B. alcoliche
Le b. alcoliche si possono suddividere in: liquori (➔), b. fermentate, b. fermentate [...] (e quindi delle impurezze e dell’aroma caratteristico), si distinguono poi in acquaviti di vino (cognac, brandy), di vinacce (grappa), di prugne (slivowitz), di ciliegie (kirsch), di ginepro (gin), di melasso di canna (rum), di cereali (whisky ...
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PATERNOSTER, Giuseppe
Agnese Sinisi
PATERNOSTER, Giuseppe. – Nacque a Barile (Potenza), comunità arbëreshë della Basilicata, il 20 novembre 1919, da Anselmo e Rosa Basso.
Il padre, vignaiolo e commerciante [...] , «molto apprezzate e ricercate nell’Alta Italia, sia per il governo uso toscano come per lo sfruttamento delle vinacce al ripasso dei vini correnti onde migliorarli […]» (Traficante, 2004, p. 177).
Chiamato alle armi nel 1940, Giuseppe Paternoster ...
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vinaccia
vinàccia s. f. [lat. vinacea e vinacia, dall’agg. vinaceus «del vino o dell’uva» (cfr. anche vinaceum «vinacciolo»), der. di vinum «vino»] (pl. -ce). – Residuo della prima lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli,...
vinificazione
vinificazióne s. f. [der. di vinificare]. – 1. Il processo per cui il mosto si trasforma in vino: il controllo dei mosti durante la vinificazione. 2. L’attività di produrre il vino e il complesso delle operazioni a tal fine necessarie...