BERTOLA DE GIORGI, Aurelio
Emilio Bigi
Nacque a Rimini il 4 ag. 1753, da Antonio Bertolli (detto poi Bertola), di famiglia nobile. Compiuti i primi studi nel seminario di Todi, dove era vescovo il suo [...] "sentimento" nell'accezione romantica del termine, almeno i fremiti di una " delle già ricordate Operette,Bassano 1789), commossa rievocazione di una visita al poeta preferito, sullo sfondo di una Svizzera candida e patriarcale; e infine il Viaggio ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] filosofia.» Qui, come di notte, tutti i gatti diventano lo sapesse. Quanti altri Giusti, al tempo del Giusti e poi? problemi. Quest'uomo che poco viaggiò, che una sola volta si termini temporali dell'attualità. È questa sua passione di filosofo della ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] dei Malaspina (v. 46), dopo il viaggio del marchese Guglielmo IV di Monferrato in di giorno vestita in un palazzo o di notte nuda in un letto; Simone, che sceglie la delle sofferenze che la dama infligge al suo amante; egli "sa portare a termine ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] dove il radicale fa aggio sulla terminazione;2 è 'drammatizzazione', sul modello rifarsi con pietre vive»» (SV L'altro viaggio I). È ragionevole quindi concludere che proprio revérie della «piccola dama» in CC Notte d'inverno, ben al di là della facile ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] riferimento al Medioevo è tuttavia problematico; col termine 'scienza un viaggio, rientrare in possesso della refurtiva e così via. Lo studio della diffusione trasformare l'acqua in vetro, per veder bene di notte e così via. Nel ms. Douce 54 (Oxford, ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] della natura», per cui talvolta è costretto a passare notti e notti, anche d'inverno, «più al sereno e al discoperto che in camera o al a far sentire la loro autorevole parola d'approvazione. Il viaggio del marzo 1611 a Roma parve ai nemici una fuga: ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] topi che corrono la notte nei sotterranei di un delle Piramidi nelle lettere agli amici e nel taccuino di viaggio , e la responsabilità di un termine bene usato è gravissima, e non si torna al latino; è vero invece che al latino medievale definito ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] Chiesa romana che, abbandonati di notte per le strade, circolarono a termine cinquanta odi spirituali, egli le invia al duca Cosimo: le Odi spirituali rappresentano infatti il migliore prodotto della poesia protestante in Italia e vengono dedicate al ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...