spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] si definisce una famiglia normale di funzioni o funzioni ortonormali.
S. di Galois (o s. lineare finito). la somma è cioè associativa e commutativa, esiste l’elemento neutro 0 (vettore nullo) ed esiste l’opposto −v di un elemento qualunque v; b ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] 1961) e Utiyama (v., 1956).
Invece del tensore metrico, a ogni punto di una generica carta A vengono associati n vettori covarianti indipendenti e ortonormali Vaα(xA, A), a=1 ... , n, formanti quindi una base V non degenere, detta n-ade; nel caso n=4 ...
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Quanti, teoria dei
GGian Carlo Wick
Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica, di Gian Carlo Wick
Elettrodinamica quantistica, di Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) il [...] c2, c3, ..., cn, ...). (41)
S'intende che le cn sono le componenti dello sviluppo ψ = Σncnψn del vettore ψ relativamente a una base ortonormale di vettori. Spesso la (41) viene scritta come una matrice (infinita) a una colonna, anziché a una riga. La ...
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vettorevettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] A e B sono, nell'ordine, i due estremi, il vettore viene in genere indicato con la scrittura AB o AB→, ALG] V. ortogonali: v. varietà riemanniane: VI 500 a. ◆ [RGR] V. ortonormali: v. normalizzati e a due a due ortogonali. ◆ [ANM] V.-periodo: → ...
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ortonormale
agg. [comp. di orto- e normale]. – In matematica, detto di un sistema di vettori che siano a due a due ortogonali e inoltre di lunghezza unitaria.