Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] comunale sotto la tutela di papa Innocenzo IV.
Seguì poi il dominio angioino (1266-1441), durante il quale, dopo i VespriSiciliani (1282), N. divenne anche, di diritto, capitale del Regno, raggiungendo, verso il 1340, i 60.000 abitanti, fra cui già ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] ; contro questa menomazione e le conseguenze economico-sociali del malgoverno francese i Palermitani insorsero con la rivolta dei Vesprisiciliani (31 marzo 1282), favorendo la conquista del potere in Sicilia da parte degli Aragonesi.
L'età comunale ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] asse politico si spostò quindi sul continente, con il trasferimento della capitale a Napoli; la reazione siciliana portò alla separazione da Napoli (Vesprisiciliani, 1282) e, dopo la pace di Caltabellotta (1302), alla guerra con gli Angioini, che si ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Palermo a Napoli, proteggendo il partito guelfo e progettando una politica egemonica nella intera penisola.
1282: i Vesprisiciliani provocano l’intervento degli Aragonesi, sollecitati dal popolo e dalla nobiltà.
1294: nella battaglia della Meloria ...
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Taormina Comune della prov. di Messina (13,2 km2 con 11.037 ab. nel 2008). Il centro è posto a 204 m s.l.m. su di un rilievo lungo la costa ionica, tra Capo S. Andrea e Capo Taormina. Ai piedi del Capo [...] . Importante roccaforte, aderì alla rivolta dei Vesprisiciliani e appoggiò gli Aragonesi. Fedele alla Spagna 1412; il palazzo dei duchi di S. Stefano, elegante creazione siciliana del 14°-15° sec., molto danneggiato dai bombardamenti; il duomo, ...
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Comune della Calabria (239,04 km2 con 174.885 ab. nel 2020, detti Reggini), capoluogo di provincia. È situata a 31 m s.l.m. alle estreme pendici dell’Aspromonte, sul pendio della sponda orientale dello [...] R. alla parte orientale dell’isola, perciò la città dopo i Vespri rimase solidale con la Sicilia: Pietro III nel 1283 e più insorse contro Francesco II, d’accordo con i liberali siciliani (1847), e nel 1860 fu conquistata dai garibaldini. ...
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vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...
cronogramma
s. m. [comp. di crono- e -gramma] (pl. -i). – 1. Frase o verso in cui alcune lettere, corrispondenti a numeri romani, indicano la data dell’evento cui il verso o la frase fanno riferimento; celebre è quello relativo ai Vespri siciliani:...