BALLERINI (Ballarini), Simone
Armando Petrucci
Nacque a Roma da famiglia modesta il 28 ott. 1716. Allevato nel seminario vaticano, vi studiò il greco e il latino; nel 1734 vi tenne una breve e convenzionale [...] dedicò a Clemente XII e fece stampare a Roma nello stesso anno. Ciò gli valse la benevolenza del pontefice, che lo raccomandò al suo bibliotecario privato, Malachia d'Inguimbert, nominato nel 1735 vescovodi Carpentras, il quale portò con sé nella ...
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Vedi NISIBIS dell'anno: 1963 - 1996
NISIBIS (arabo Nasibin; greco Νίσιβις)
C. A. Pinelli
La città di N. sorgeva sul sito ora occupato dal moderno villaggio di Nusaybin, importante centro ferroviario [...] che la popolazione potesse trasferirsi in territori controllati da Roma. Ciò provocò lo spopolamento della città, allora venerato il corpo di S. Giacomo vescovodi Nisibis. L'elevazione originaria dell'edificio aveva la forma di un cubo sormontato ...
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Vedi AREZZO dell'anno: 1958 - 1994
AREZZO (Arretium, ᾿Αρρήτιον)
G. Maetzke
Antica città etrusca, situata nella parte NE dell'Etruria propria, sulle colline prospicienti la valle del Clanis (Chiana), [...] statua in bronzo di Atena, oltre a terracotte decorative più tarde. Durante il V e il IV sec. a. C. A. fu avversaria diRoma; nel III , come attesta la vastità della diocesi attribuitale (il primo vescovo è S. Satiro, nella prima metà del sec. IV ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Conimbriga
José M. Blázquez
Conimbriga
Città (lat. Flavia Conimbriga) della Lusitania, deve il suo nome a un insediamento della tribù celtica [...] Flavi, C. iniziò a presentare un chiaro riferimento alle scelte urbanistiche e ai monumenti diRoma. Nel 465 d.C., secondo il racconto di Hydacio, vescovodi Aquae Flaviae, gli Svevi entrarono nella città, distruggendola. C. venne conquistata nel 468 ...
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MICHELSTADT
C. Ghisalberti
(Michlinstat nei docc. medievali)
Città della Germania, in Assia, nella regione dell'Odenwald, sorta probabilmente su un antico insediamento romano poi divenuto possedimento [...] centro passò nelle mani del vescovodi Würzburg, Burkard. Nell'815 Ludovico I il Pio (814-840) donò la marca di M. con l'omonima città e Pietro, provenienti da Roma e poi traslate definitivamente nell'abbaziale di Seligenstadt (Eginardo, Translatio ...
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BORTOLOTTI, Pietro
Nicola Parise
Nacque il 27 sett. 1818 a Modena, ove portò a compimento i suoi studi giuridici. Laureatosi in legge nel 1845, venne successivamente nominato assessore al ministero [...] Modena; fu socio corrispondente della R. Accademia d'archeologia e paleografia di Madrid e, dal 1874, socio ordinario dell'Istituto archeologico germanico diRoma.
Dei suoi studi, che ebbero maggiore notorietà all'estero che in Italia, soltanto pochi ...
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BARRI, Gabriele
Angela Codazzi
Nacque a Francica in Calabria, oggi in provincia di Catanzaro, nel primo decennio del sec. XVI. Fu sacerdote secolare, non francescano come più d'uno lo disse, equivocando [...] e compose varie opere di erudizione sull'eccellenza della lingua latina, sull'eternità diRoma, sulle bellezze d' della Calabria, fino a che Tomaso Aceti, letterato cosentino (vescovodi Lacedonia dal 1744), ritrovò un esemplare manoscritto, che il B ...
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MASSIMIANO (Maximianus)
C. Bertelli
Nato a Pola nel 498 d. C., dal 541 fu arcivescovo di Ravenna: morì nel 558.
Fu il primo arcivescovo di Ravenna e, poiché al tempo della sua elezione il papa Vigilio [...] lo scisma dei Tre Capitoli e il vescovodi Aquileia si era posto contro Roma, M. fu per un certo periodo il capo degli affari religiosi di tutta l'Italia. Ancora alla fine del VI sec. l'arcivescovo di Ravenna conservava la propria giurisdizione sulla ...
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AVITO (M. Eparchius Avitus; o M. Maecilius Avitus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano d'Occidente dal 455 al 456 d. C.
Pare più probabile il gentilizio Eparchius noto da una iscrizione cristiana [...] , si fece proclamare Augusto ad Arles. Tornato a Roma per combattere Genserico, vi fu accolto come liberatore ed lo costrinse ad abdicare (456). Ordinato vescovodi Piacenza morì poco dopo mentre cercava di raggiungere la Gallia.
Nelle poche emissioni ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] sostenne le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790), riparò in Francia, ove si stabilì e dove fu ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...