Teologo (Gaeta 1468 - Roma 1533), domenicano. Teologo e diplomatico pontificio, fu uno dei fautori più convinti della "riforma cattolica".
Vita
Generale (1508) dell'ordine, cardinale nel 1517, arcivescovo [...] dagli stessi cattolici per aver adottato solo il senso letterale nell'interpretazione della Scrittura. Tornato a Roma (1519), e vescovodi Gaeta, ebbe parte nella compilazione della bolla Exsurge Domine contro Lutero. Nel conclave del 1522 favorì ...
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Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovodi S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] d'Alberico e del partito romano di Teofilatto gli consentirono di tornare ancora una volta a Roma, sbarazzandosi del nuovo papa Leone V e del competitore di questo, Cristoforo. Consacrato pontefice dal Concilio diRoma (904), riprese la sua politica ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] missione religiosa. Propagatori del Vangelo sono ì missionarî diRoma o i soldati di Carlo; lo splendore letterario della sua corte è per gran parte un germoglio di cultu̇ra monastica irlandese; vescovati e monasteri diventano i centri più cospicui ...
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GREGORIO VII papa, santo
Giovanni Soranzo
Si chiamava Ildebrando ed era nato a Rovaco di Soana, borgata senese, tra il 1013 e il 1024. Ebbe per padre tal Bonizone non nobile; col favore di suo zio, [...] e non senza fondamento, questa tradizione e affemma che Ildebrando venne senz'altro a Roma con Brunone, vescovodi Toul, fatto papa col nome di Leone IX. Comunque sia, è certo che lo spirito di G. e la sua opera saranno permeati dal potente influsso ...
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ORMISDA papa, santo
Mario Niccoli
Diacono di papa Simmaco, fu eletto a succedergli e fu consacrato il 20 luglio 514. A Roma egli compose gli ultimi residui dello scisma laurenziano scoppiato alla morte [...] O., tornati a Roma i suoi legati, si lasciò piegare. La formula scita fu disapprovata, ma non condannata; la questione della cancellazione dai dittici dei vescovi scismatici abbandonata al buon senso del vescovodi Costantinopoli, che certamente ...
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, Guido, figlio di Guglielmo conte di Borgogna, imparentato con la case regnanti di Francia, Germania, Inghilterra, fu nominato arcivescovo di Vienne nel 1088 da Urbano II e legato in Francia da Pasquale [...] ritornava in Italia (1120) e a Roma, dov'era accolto trionfalmente. Contribuiva al suo trionfo la fuga di Gregorio VIII, che, riparato a del duca Enrico di Baviera e del vescovo Ottone di Bamberga, dopo due assemblee preliminari di principi, tenute ...
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, Poppo, vescovodi Bressanone, fu designato da Enrico III a succedere a papa Clemente II (morto il 9 ottobre 1047). Il nuovo papa, cui era stato concesso di conservare il suo vescovado di Bressanone, [...] principio del 1048, ma solo un preciso intervento epistolare di Enrico gli permise di entrare in Roma, in cui si era frattanto insediato di nuovo Benedetto IX (v.), spalleggiato da Bonifacio, marchese di Toscana. Poppo fu incoronato in S. Pietro il ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] dei cimiteri sotterranei non oltrepassino l'anno della presa diRoma per opera di Alarico (410) e che i monumenti sepolcrali siano . Nel sec. II in una cripta fu sepolto il vescovodi Neapolis, Agrippino; questa cripta e quella vicina del martire ...
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SANTI (fr. saints; sp. santos; ted. Heilige; ingl. saints)
Nicola Turchi
Il nome deriva dal lat. sanctus, da sancio, in origine nel senso di ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: [...] il primo esempio conosciuto di canonizzazione a gloria di Ulrico vescovodi Asburgo, di cui il pontefice aveva visitato e finalmente una festa collettiva di tutti i santi (Ognissanti, 10 novembre) fissata da Bonifacio IV in Roma prima al 13 maggio, ...
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Eminente teologo ed erudito greco del sec. XVII. Nato a Chio nel 1586 da Nicola Allatios ('Αλλάτιος, in ital. Allacci o Allaccio, o Allazio), fece i primi studî sotto lo zio materno Michele Neuridis, che [...] Giustiniani vescovodi Anglona e Tursi, si recò a Chio, dove l'arcivescovo latino Marco Giustiniani lo elesse suo vicario generale. Ritornato a Roma, per dedicarsi allo studio della medicina sotto la guida di Giulio Cesare Lagalla, di cui poi ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...