Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] «a sufficienza»:
(8) Vi stimo abbastanza per temere che voi, nobile e fiera, possiate scendere fino ad un poggio (Giovanni Verga, Le storie del castello di Trezza)
(9) Il trotto fitto de’ suoi cavalli non gli sembrava a bastanza veloce (Gabriele D ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] Pirandello 19733: 1210). L’analisi ritorna nei due discorsi su Verga del 1920 e del 1931.
A caratterizzare sommariamente la lingua (2008), Leggere i romanzi. Lingua e strutture testuali da Verga a Veronesi, Roma, Carocci.
Frenguelli, Gianluca (2007), ...
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-IO, PLURALE DEI NOMI IN
Il plurale dei nomi in -io ha due forme, a seconda che la i di -io sia accentata o no.
• Se la i di -io è accentata, il plurale è -ii con la doppia i
leggìo ▶ leggii
zìo ▶ [...] e trasalendo ai più serî (M. Mari, Euridice aveva un cane)
Fino ai primi del Novecento, un’ulteriore possibilità era quella di usare la i lunga (j)
Ma fra di loro non ci sono né suicidj, né spleen (G. Verga, Eros).
VEDI ANCHE accento ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] Feltrinelli, 2005, p. 87)
(8) e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro (Giovanni Verga, La lupa, in Id., Opere, Milano-Napoli, Ricciardi, 1955, p. 128)
(9) Vi dico, non smette mai di pensarci (Italo Calvino ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] a fini mimetici o di scioltezza stilistica:
(11) Il primo che va in giro la notte gli faremo la pelle (Verga 1980: I, 249)
Tuttavia, né questo recupero letterario né alcune prese di posizione isolate da parte di teorici favorevoli alla costruzione ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] Sabatini 1985: 243), di cui fornisce moltissimi esempi Belli (Garvin 1985: 287-289) e che poi è frequente anche in Verga:
Lui je prese una buggera,
je prese (Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti, sonetto 1559, ed. Vigolo)
Voleva trargli fuori le budella ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] di papa Pio XII):
(11) Poscia vedendo che la ragazza piangeva ancora […] le tornò a sedere allato di nuovo, rabbonito (Verga 1955: 562)
(12) e voi, allato di altre riforme legislative, considerate quella di una legge sindacale
(http://www.vatican.va ...
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SPITZER, Leo (XXXII, p. 401)
Emerico GIACHERY
Linguista e saggista, morto a Forte dei Marmi (Lucca) il 16 settembre 1960.
Nell'ultimo venticinquennio s'è rivelata sempre meglio, accanto agl'interessi [...] è tornato negli ultimi anni a occuparsi di filologia italiana, pubblicando, tra l'altro, articoli su testi delle origini su Dante, su Verga.
Bibl.: J. Hytier, La méthode de M. L. S., in Romanic Review, XLI (1950), pp. 42-59; A. Schiaffini, Momenti di ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Frassinelli, 1994, p. 3)
(7) Per raggruppare alcune prove di De Roberto, i romanzi di Capuana e quelli del Verga mondano [...] è stata coniata l’etichetta di “verismo psicologico”, contrapposta a quella di “verismo sociale” [...]. Un’etichetta utile ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] voll.
Carducci, Giosuè (1998), Tutte le poesie, a cura di P. Gibellini, note di M. Salvini, Roma, Newton Compton.
Verga, Giovanni (1979), Tutte le novelle, a cura di C. Riccardi, Milano, Mondadori.
D’Achille, Paolo (20103), L’italiano contemporaneo ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe dei littori; fustigare, fustigazione...
vergare
v. tr. [der. di verga] (io vérgo, tu vérghi, ecc.). – 1. non com. Percuotere, battere, fustigare con una verga o con verghe: lo presero e lo vergarono a sangue; com. nell’uso tosc. anche nella costruzione v. a qualcuno una legnata,...