La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] vale a dire una sospensione o interruzione più debole di quelle segnalate dal ➔ punto e virgola e dal ➔ punto (in ordine crescente di forza; ➔ punteggiatura).
La virgola ha tuttavia anche una funzione ...
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Italianista e slavista croato (Trieste 1920 - Zagabria 2003). Professore, nell'univ. di Zagabria, di lingua e letteratura italiana, poi (1956) di letteratura croata moderna. Dal 1953 al 1956 insegnò lingua [...] della letteratura e cultura italiana moderna, dedicando particolare attenzione all'opera di G. Verga (Giovanni Verga, 1948; Su un aspetto dello stile di G. Verga, 1956). Altre opere: Matoš, Vidrić, Krleža (1974), Izabrana djelu ("Opere scelte", 1986 ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] un esempio di costruzione passiva:
(1) Questa mattina il conte di San Gottardo è stato ucciso dai francesi (Giovanni Verga, I Carbonari della montagna)
In (1) compaiono un ➔ sintagma nominale come agente (dai francesi) e uno come paziente (il conte ...
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FIORIRE: AVERE O ESSERE?
Il verbo fiorire nei tempi composti va usato sempre (anche in senso figurato) con l’ausiliare ➔essere
Il ciliegio è fiorito due giorni fa
La cultura umanistica che sarebbe [...] letteraria dei secoli scorsi, fiorire si trova usato anche con l’ausiliare avere, specie quando s’intende mettere in rilievo la durata dell’azione
Un garofano che avea fiorito dentro una pentola fessa (G. Verga, Nedda).
VEDI ANCHE avere o essere? ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] di don Gesualdo. Mangiava e beveva. Veniva ogni giorno a empirsi la pancia. Diodata badava a quel che c’era da fare (Verga 2002: 297)
(25) Aveva abbracciato le zie e le altre donne, aveva mangiato bene e ballato come un pastore alla festa. Adesso ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] a guardarla la gente ammutoliva, quasi ci fosse il morto lì davanti, e per questo la chiamavano la Signora (I Malavoglia, in Verga 19792: 47)
che riprende un passo dei Promessi sposi (Manzoni 1954: 148) relativo alla monaca di Monza: «e per questo la ...
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DISTRIBUTIVI, PRONOMI
I pronomi distributivi sono pronomi ➔indefiniti usati per indicare la distribuzione di una qualità o un’azione tra vari elementi presi singolarmente.
• Nell’italiano contemporaneo [...] uscito dall’uso, e si ritrova dunque solo in testi letterari dei secoli scorsi
Dieci passi liberi per ciascheduno (G. Verga, Una peccatrice)
o in usi scherzosi
Che ciascheduno pensi alle cornaccia sue!
– cadauno si usa soltanto nel linguaggio ...
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INTERROGATIVI, AVVERBI
Gli avverbi interrogativi introducono una proposizione ➔interrogativa diretta. Possono introdurre una domanda in riferimento a vari aspetti:
– luogo
dove abiti?
– tempo
quando [...] di luogo:
– ove (= dove)
Ove cadrebbe la sua scelta? (A. Fogazzaro, Malombra)
– donde o d’onde (= da dove)
D’onde vieni così scarmigliata? (G. Verga, Per le vie)
– onde (= da dove)
Onde venisti? (G. Carducci, Alla Regina d’Italia). ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] :
(6) Mangiava adagio adagio, colla persona curva e il capo chino. Aveva una massa di capelli morbidi e fini (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo, p. 68).
L’imperfetto abituale è usato per esprimere il ripetersi del processo espresso dal verbo in un ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] istesso tenore, suppongo, in cui l’aveva promesso sei mesi prima ad un giovane che sposò alcune settimane appresso (Verga 1996: 6)
oppure possono essere introdotte da congiunzioni coordinative:
(3) Mentre scrivo – ed è già notte – sento passare sulla ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe dei littori; fustigare, fustigazione...
vergare
v. tr. [der. di verga] (io vérgo, tu vérghi, ecc.). – 1. non com. Percuotere, battere, fustigare con una verga o con verghe: lo presero e lo vergarono a sangue; com. nell’uso tosc. anche nella costruzione v. a qualcuno una legnata,...