Musicista (Venezia 1777 - Filadelfia 1854), figlio di Tommaso; studiò a Venezia con F. Fenaroli, e a Napoli con N. Piccinni. Trasferitosi negli USA in seguito alla rivoluzione napoletana del 1799, visse [...] dapprima a Boston, stabilendosi poi a Filadelfia (1828), dove fondò l'American Conservatory. Compose diverse musiche, tra cui gli oratorî Jerusalem in affliction (1828) e Daughter of Zion (1829) ...
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Letterato (Venezia 1757 - ivi 1796), autore di numerose tragedie con le quali (talora riprendendone persino i soggetti) volle farsi emulo di Alfieri, che cercò di imitare anche nella vita; ingegno vivace, [...] versatile (fondò a Venezia la Tipografia pepoliana, che pubblicò belle edizioni di classici italiani e stranieri), scrisse anche un Saggio di libertà sopra varj punti (1783) per propugnare una riforma politica; è autore di commedie e libretti per ...
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Musicista (Brescia 1653 - Venezia 1722), studiò con G. Legrenzi; nella cappella di S. Marco, fu cantore (1665), secondo organista (1690), vice-maestro (1692). Compose specialmente musica teatrale (circa [...] 65 opere), dalla quale emerge il Tito Manlio (1697). n Il figlio Antonio (Venezia 1680 circa - ivi 1746) studiò con lui e gli successe (1723) quale vice-maestro di S. Marco, dove fu poi maestro succedendo ad A. Lotti. Compose oratorî e opere teatrali ...
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Commediografo (Treviso 1857 - Venezia 1904). Scrisse un ciclo di commedie storico-romantiche, che hanno come sfondo il periodo che corre tra la caduta della Serenissima e l'annessione di Venezia al Regno [...] d'Italia; fra queste, particolare successo riportarono El fator galantomo (1895) e Un gran sogno (1898), anche per merito di E. Zago che le interpretò. S. fu pure autore di libretti, tra cui Le donne curiose ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] versione polifonica. Dalle ricchezze dell'orchestra mantovana si passa, con Il ritorno di Ulisse in patria (G. Badoaro, Venezia 1642), a ridotte schiere strumentali e vocali. Dopo questa opera in parte affrettata si arriva all'ultima, L'incoronazione ...
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Musicista (Venezia 1670 circa - Vienna 1736). Studiò probabilmente con G. Legrenzi a Venezia e dal 1717 fu vicemaestro di cappella alla corte imperiale di Vienna. Compose 114 lavori chiesastici (20 messe, [...] mottetti, vespri, offertorî, ecc.), 37 opere teatrali, 26 serenate sceniche, 29 oratorî, gran numero di cantate, madrigali, ecc., molta musica strumentale (quartetti, sonate per archi e basso continuo, ...
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Musicista (Venezia 1671 - ivi 1750). Compositore e violinista, svolse la sua attività principalmente a Venezia, con soggiorni più o meno lunghi a Firenze, a Monaco di Baviera e in altre città. Scrisse [...] musica sacra, vocale strumentale (cantate), teatrale (circa cinquanta opere) e strumentale. Questa ultima sua produzione ha particolare rilievo. Nella storia delle forme sonatistiche, egli distingue, forse ...
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Stampatore musicale (Fossombrone 1466 - Venezia 1539); ebbe dal Consiglio della Repubblica Veneta (1498) il privilegio di stampare musica, per la durata di venti anni, con il sistema da lui inventato dei [...] tempi mobili. Lavorò a Venezia (sino al 1511), trasferendo poi la sua officina a Fossombrone. Il primo libro da lui stampato fu lo Harmonicae Musices Odhecaton (1501), raccolta di canzoni e mottetti dei maggiori polifonisti del sec. 15º; a esso ...
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Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale [...] cantore, poi (dal 1692) organista e infine (dal 1736) maestro di cappella. Acclamato in patria e fuori come operista (oltre una ventina di lavori), dette però il meglio del suo genio alla composizione ...
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Musicista (Venezia 1876 - ivi 1948), di padre tedesco e madre veneziana. Studiò specialmente a Monaco di Baviera con J. Rheinberger. Esordì, come compositore, ancora studente a Monaco, con una Serenata [...] società corale, e più tardi (1902) successe a M. E. Bossi nella direzione del Liceo musicale di Venezia, lasciandola dopo qualche anno per dedicarsi esclusivamente alla composizione, nella quale raggiunse singolare freschezza espressiva ed eleganza ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...