Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo, si sottometteva all’autorità di un’altra, detta senior (fr. suzerain), promettendogli [...] le crociate in Oriente. La cerimonia di entrata in v. comprendeva l’immixtio manuum, la «mescolanza delle mani» tra il vassallo e il signore per indicare la completa subordinazione del primo, assumendo nel corso del 9° sec. valori ispirati all’etica ...
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Assise di Gerusalemme
Gianfranco Stanco
Le Assise di Gerusalemme sono comunemente collegate ad una serie di trattati giurisprudenziali di Outremer del sec. XIII. Uniche eccezioni sono gli Acta del parlamento [...] diretto omaggio di sottomissione al re, in aggiunta all'omaggio di fedeltà al loro signore. In tal modo i grandi signori, vassalli e valvassori venivano ad essere di pari grado tra loro e tutti direttamente legati al re, con il diritto di partecipare ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] Il valore del feudo integro oscillava tra le 15 e le 20 once di rendita annuali. L'imperatore pretendeva dai suoi vassalli la prestazione del servizio e non tollerava imboscamenti e diserzioni. La confisca dei beni era la minaccia più comune rivolta ...
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L'Aquila
AAlessandro Clementi
A metà del sec. XIII si verificò nella vallata amiternino-forconese un fenomeno rilevante di sinecismo per cui un numero cospicuo di castelli diede vita a una civitas nova, [...] dice: "Lo cunto serrà d'Aquila, magnifica citade / Et di quilli che la ficero con grande sagacitade / Per non essere vassalli cercaro la libertade / Et non volere signore set non la magestade". Altra fonte è il diploma di fondazione detto di Federico ...
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Francia, regno di
BBenoît Grévin
Per tutto il XIII sec. il Regno di Francia fu la principale potenza politica dell'Occidente. Questa preminenza, conseguita nei fatti con le vittorie riportate durante [...] resto sovrano del Regno di Gerusalemme, i cui 'quadri' politici erano d'origine francese. Per finire, non furono pochi i signori, vassalli al contempo del re di Francia e dell'imperatore, che entrarono a far parte più o meno a lungo della familia di ...
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Tradizione, culto e teologie serbe
Nebojsa Ozimic
Il culto di Costantino il Grande si sviluppa durante il suo regno nell’area che più tardi sarebbe diventata l’Impero bizantino. La sepoltura dell’imperatore, [...] alti rappresentanti della Chiesa, dell’imperatore e dei suoi vassalli. Il Codice consisteva inizialmente di 135 articoli, ai quali ’inizio del XV secolo. Da una parte egli è un vassallo turco e garante della pace in Serbia, dall’altra appartiene all ...
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Kamakura
Periodo della storia giapponese iniziato nel 1185 e conclusosi nel 1333, caratterizzato dal dominio dello shogunato di Kamakura. Nel 1185 la battaglia di Dan no ura segnò il prevalere del clan [...] sottoposti: al loro leale servizio corrispondeva la protezione personale da parte di Yoritomo (➔ ); i legami fra shogun e vassalli si indebolirono con il passare delle generazioni e con l’avvicendarsi dei vari sovrani, mentre si rafforzarono quelli ...
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comunale, civiltà
Antonio Menniti Ippolito
L'epoca delle città-Stato
Intorno all'anno Mille si intensifica la rinascita della vita sociale, economica, politica e culturale dell'Occidente europeo. In [...] città acquisiscono sempre maggiore peso i vescovi, che talvolta ottengono i poteri dei conti e si dotano quasi sempre di vassalli e di armati. Assai spesso l'imperatore concede ai vescovi l'immunità: sottrae, cioè, la Chiesa cittadina e l'intero ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] , il vertice della gerarchia feudale la quale vedeva al gradino immediatamente inferiore al re i tenentes in capite ‒ i vassalli che direttamente da lui avevano ricevuto l'infeudazione ‒ e a quello successivo i tenentes in servitio, coloro che dai ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire [...] una genesi che vede agire insieme, nella prospettiva di emancipazione dal potere vescovile, membri delle aristocrazie militari già vassalli del vescovo, uomini del commercio ed esperti del diritto come giudici e notai. Portato a pieno compimento nel ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...