Sistemi riproduttivi
John D. Reynolds
(School of Biological Sciences, University of East Anglia Norwich, Gran Bretagna)
I sistemi riproduttivi sono caratterizzati dai comportamenti riguardanti le relazioni [...] importanza alla distinzione tra partner sociali e partner genetici, agli studi sulla competizione tra spermatozoi, sulla coercizione e scelta del partner, con un'enfasi crescente sulla variabilità di comportamento tra individui di entrambi i sessi ...
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Selezione sessuale
Malte Andersson
(Department of Zoology, University of Goteborg, Goteborg, Svezia)
La selezione sessuale deriva dalla competizione per il partner e influisce profondamente, dal punto [...] esterni alla coppia vi sono i vantaggi trasmissibili alla prole genetica da parte di maschi di alta qualità (v. il saggio di M. Gomendio, Competizione spermatica). La grande variabilità che si osserva nel grado di paternità extracoppia tra specie ...
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Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
(St. John 's College, Cambridge, Gran Bretagna)
Lo studio del comportamento animale ha costituito, da sempre, l'obiettivo principale dell'etologia. [...] i fenomeni sociali possono essere compresi solo in termini di variabili sociali.
L'esempio seguente mostra l'importanza delle relazioni materiale proveniente dall'etologia, dall'ecologia, dalla genetica delle popolazioni e dalle discipline a esse ...
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Orologi biologici
Gianluca Tosini
(Department of Biology and National Science, Foundation Center for Biological Timing, University of Virginia Charlottesville, Virginia, USA)
Michael Menaker
(Department [...] e dei percors neuronali coinvolti. Tale variabilità rende molto difficih discutere l'organizzazione circadiana da parte di molti gruppi di ricerca che si occupano della genetica e della biologia molecolare dei ritmi circadiani. l livelli dell'RNA ...
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Embrione
Jonathan Cooke
L'embrione, dal greco ἔμβρυον, "neonato, feto", è il prodotto del concepimento, derivante dalla cellula uovo fecondata, lo zigote. Lo sviluppo embrionale si verifica attraverso [...] adulti. Tra una specie e l'altra maggior variabilità si riscontra invece nei cambiamenti di forma provocati dalle es. una rana, un pesce o un mammifero, mascherano i meccanismi genetici comuni di base, che oggi si è in grado di controllare osservando ...
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classificazione e sistematica
Giuseppe M. Carpaneto
Ordinare la natura
Il mondo dei viventi può apparire come un insieme caotico dove le forme e i colori degli animali e delle piante sono stati decisi [...] e mescolate dando origine a fenomeni di variabilità continua che rendono attualmente impossibile definire le razze.
Categorie superiori
Attraverso il criterio della distanza genetica possiamo individuare categorie superiori, ovvero più grandi ...
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adattaménto animale Secondo un'ottica evoluzionista, è quel processo di cambiamenti che di generazione in generazione porta gli organismi ad adottare i meccanismi morfologici, fisiologici e comportamentali [...] Per imporsi in termini evolutivi gli a.a. devono essere ereditabili: una parte della variabilità osservata nella popolazione deve avere cioè base genetica. L'approccio adattazionista in ecologia del comportamento ricerca a posteriori il valore di un ...
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VETERINARIA (XXV, p. 250; App. III, 11, p. 108)
Pasquale Galati
Le importanti conquiste che, nell'arco dell'ultimo quindicennio, sono state realizzate nelle varie discipline biologiche e pertanto anche [...] quella animale, non è difficile evidenziare una forte variabilità di tale rapporto con conseguenti disfunzioni facilmente intuibili, : a) per i progressi rilevanti che principalmente la genetica ha permesso di realizzare con la selezione di razze più ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] in Natura, variabilità che può giustificare in parte le differenze comportamentali naturali. Inizieremo con il prendere in considerazione le mutazioni indotte e i dati che possiamo trarne riguardo alle basi genetiche dei meccanismi comportamentali ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] di interesse agronomico. A causa di questa grande variabilità biologica, gli studi sono focalizzati su alcuni sistemi piante sono limitati da due membrane.
Il processo di integrazione genetica e fisiologica tra i partner ha poi visto il trasferimento, ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...