La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] nella dottrina del Vangelo e nell’autorità della Chiesa, la loro possibilità di sussistere risiedeva nell’ Miccoli, Chiesa e società in Italia dal Concilio Vaticano I al pontificato diGiovanni XXIII, in Storia d’Italia, V, 2, I documenti, Torino ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] caso l'opera divenne il 'vangelo' del Risorgimento italiano (F. De Sanctis, Scritti varii inediti o rari, a cura di B. Croce, I, Napoli 1898 idealismo, a cura di P. DiGiovanni, Milano 2003, pp. 21-30. Sulla fortuna di Federico II nella letteratura ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] più significativa fu la dedica che nel 1964 Pier Paolo Pasolini fece del suo film Vangelo secondo Matteo «alla cara, lieta, familiare memoria diGiovanni XXIII» e il fatto che all’uscita della pellicola venisse organizzata, con successo nonostante ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] al centro, affiancato da Gesù Cristo e dal cronista Manasse, mentre nella raffigurazione dell’Ultimo Giudizio nel Vangelodi Londra (f. 124r) Giovanni Alessandro, ancora vivo e regnante, è ritratto in Paradiso. Poco dopo la sua morte (1371), però ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] una sincera ‘revisione’ della nostra vita alla luce del Vangelo e degli insegnamenti autentici della Chiesa si impone a tutti dalla metà dell’Ottocento, con il pontificato diGiovanni XXIII e poi di Paolo VI assunse via via una fisionomia sempre ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di quanti erano intervenuti: nell'Impero bizantino il decreto non era stato ancora promulgato, ma il pontefice ricordava come il vangelo Felice V le nomine cardinalizie dello stesso Amedeo di Savoia e diGiovanni d'Arsy, Ludovico de la Palud e ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] tra le popolazioni notoriamente raggiunte dal Vangelo.
Ulteriori indizi possono venire da alcune di tutte le chiese dell’Armenia, cioè la sede apostolica di Taddeo.
Sappiamo che nel viaggio di ritorno Gregorio porta con sé le reliquie diGiovanni ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Nemico/gloria liberatrice di Dio51, ove evidente risulta la dipendenza dall’Apocalisse diGiovanni e da dalle persecuzioni tetrarchiche alla svolta costantiniana, cfr. M. Simonetti, Il vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV), Roma ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] cominciata l’apostasia dal retto sentiero tracciato da Cristo e dal Vangelo, apostasia che si era compiuta più per opera del papato che una solida posizione sociale presso la corte diGiovanni II Sigismondo di Transilvania, grazie alla quale riuscì a ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] di celebrazione ritualizzata in memoria dell’imperatore fu l’ippodromo. Se si fa affidamento sulla testimonianza diGiovanni raccoglievano un momento prima della lettura del Vangelo in occasione della festa di Tutti i Santi, secondo un passaggio ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.