Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] di iniziazione che tendevano a mantenere quelle religioni ristrette e prive di vera forza espansiva. Il messaggio dei Vangeli poteva essere inteso dal senatore di cultura greca come dal legionario appena civilizzato, senza che la diversità delle ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] nel quotidiano cui non è più possibile adattarsi: forse l'astensione involontaria più imponente s'è mostrata nella lettura dei Vangeli da quando uno specialista di diritto orientale (J.D.N. Derrett, Law in the New Testament, London 1970) ha messo ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] ha messo in particolare risalto quel passo della citata lettera ai Romani in cui Paolo scrive di aver riempito del Vangelo di Cristo tutto il territorio di Gerusalemme e dei paesi all'intorno sino all'Illirico, attento però a evangelizzare dove ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] «impudente e poetica fandonia», indegna di essere letta. Su tale linea Valla giunge a negare la tradizionale nozione dei Vangeli apocrifi, da cui pure tanti elementi erano stati ‘recepiti’ nella tradizione devota.
E il sommo pontefice chiama questi ...
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Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] loro molteplici tinture e ingannandoli […] componendo libri menzogneri cui danno come titolo il nome di degni filosofi, giurando sul vangelo per poter ottenere compensi, mentre ogni loro parola è una menzogna. (f. 156v)
All'aumento dei seguaci dell ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] , cioè sub lege, come faceva la Chiesa di Roma; bisognava vivere secondo il Nuovo, cioè sub gratia. Bastava leggere i Vangeli per capire che Cristo s'era cibato di pane fermentato. L'azimo, infatti, è cosa morta, inanimata, parecchio imperfetta; è ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] F. de' Medici nel 1584, il cui primo lavoro fu l'edizione in quattromila esemplari della traduzione araba dei vangeli.
Di indole diversa, perché intese a ribadire le posizioni cattoliche in polemica con quelle protestanti, furono altre iniziative. G ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] Vita Const., IV, 36) narra che l'imperatore lo incaricò di far eseguire dai copisti più abili cinquanta manoscritti dei vangeli. Il suo successore Costanzo si procurò dei libri sacri per mezzo di s. Atanasio (Apologia ad Constantium, IV). Carlo Magno ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] nove registri, ognuno dei quali è scandito da una serie di nicchie. Il racconto comincia con le Storie, tratte dai vangeli apocrifi, dei genitori di Maria, Gioacchino e Anna, per giungere, attraverso le scene cristologiche, all'Ascensione al cielo di ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] in Italia», 1931, pp. 512-515, 514. Secondo la scheda del «Ragguaglio» questi erano i dati di alcuni dei libri di maggiore diffusione: Santo Vangelo di N.S. Gesù Cristo e gli Atti degli apostoli erano giunti al 7.500° migliaio, Il Divin Maestro o ...
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vangele
vangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.