La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] varietà specifiche» (Mortara Garavelli 1988: 249). Vi si possono annoverare:
(a) la massima, enunciazione che assume un carattere assoluto e onnivalente (Beccaria 1989: ad vocem «sentenza»);
(b) il motto «o detto, da qualificare secondo le diverse ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] vive in Tibet, sulle pendici di una montagna, in silenzio assoluto e meditazione. Dopo molte peripezie, riesce a scalare la montagna e l’ilarità su di essi, la barzelletta può acquisire un valore di critica, per quanto blanda e innocua.
Ripensai a ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] da se:
(20) mi chiedo se verrà
(21) non so se verrà
La formula non (lo) so può essere usata anche in modo assoluto, con valore di risposta:
(22) «Verrai?» «Non lo so»
Per segnalare il dubbio o l’incertezza è frequente l’uso di un verbo modale come ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), [...] contrassegni analitici di questi valori: ulteriore e non *più ulteriore, superiore e non *più superiore, ecc.
Alcuni aggettivi dall’etimo latino in -er (al nominativo maschile singolare), limitatamente al superlativo assoluto sintetico, rifiutano le ...
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ANALISI GRAMMATICALE
L’analisi grammaticale identifica il valore grammaticale delle parti del discorso che compongono un ➔periodo e, nel caso queste siano variabili, le forme che assumono per effetto [...] singolare
nostra: aggettivo possessivo, femminile, singolare
sospiratissima: aggettivo qualificativo, femminile, singolare, grado superlativo assoluto
gita: nome comune di cosa, femminile, singolare, primitivo
in: preposizione semplice
campagna: nome ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] . La certificazione non garantisce che un prodotto sia, in assoluto, migliore di un altro, ma esprime piuttosto la conformità a una cosa esprimendone una qualità (per es. un anello di gran valore). È introdotto dalla prep. di e più raramente con, a, ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] civile italiano del 1942). Con il superamento delle monarchie assolute e l’avvento dello Stato liberale di diritto la posizione Acta Apostolicae Sedis commentario officiali, AAS), che ha valore anche come pubblicazione. Essa entra in vigore solo ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul valore d’arte assoluto che può raggiungere la fiaba, quale che sia la sua provenienza, gli studiosi specifici della materia (S. Thompson ...
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Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] distinta per materia, per territorio, per grado e per valore economico. La c. per materia ripartisce i compiti fra i l’esperienza specifica nel settore, e dalla capacità in senso assoluto, che viene usata più tipicamente per aspetti pratici legati ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] negazione dell’esistenza di giudizi e principi morali validi in assoluto. Nel pensiero moderno il r. si ripropone soprattutto in restituire ogni singola forma di vita, sistema di valori, religione e filosofia a quella dimensione storica, parziale ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...