Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] da Bonifacio VIII a Roma, forse per una generale revisione del Sextus, pare abbia compilato il titolo di De regulis iuris, ricavato in gran parte dal diritto romano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica ( ...
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Famiglia fiorentina, proveniente dalla ValdiSieve, eminente al tempo di Dante. Già prima la fama dei C. si era affermata per le virtù ascetiche della beata Umiliana (1219-46), che per prima vestì a Firenze [...] l'abito del Terz'ordine francescano. Con Vieri di Consiglio, nipote della beata, la famiglia raggiunse il massimo della . furono proscritti e solo una parte di essi poté tornare nel 1303, per la mediazione di Bonifacio VIII. Tuttavia la loro potenza ...
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Architetto e scultore (n. presso Vallombrosa, ValdiSieve - m. Cracovia 1537). Chiamato in Polonia da Sigismondo I (1517), costruì nella cattedrale di Cracovia la cappella di S. Sigismondo, terminata [...] nel 1530, opera di capitale importanza per l'introduzione delle forme del Rinascimento italiano in Polonia. Lavorò (1522-37) al palazzo reale, che dovette parzialmente riedificare in seguito a un incendio, e costruì (1524-30) la cappella sepolcrale. ...
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Pittore (Casi, ValdiSieve, 1544 circa - Mazzarino, Sicilia, 1614), si formò nell'ambito del tardomanierismo fiorentino. Documentato a Malta (Madonna fra santi e cavalieri, 1589, Palazzo Arcivescovile), [...] lavorò prevalentemente in Sicilia dove lasciò opere che rivelano influenze caravaggesche (S. Luca dipinge la Vergine, Palermo, S. Giorgio dei Genovesi; Martirio di S. Agata, 1605, Catania, Cattedrale; Visitazione, 1612-13, Enna, Duomo; ecc.). ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] Pazzino de' Pazzi, "con una lancia gli passò le reni, e caduto nell'acqua gli segorono le vene, e fuggirono verso ValdiSieve. E così miseramente morì" (III, 40).
Un senso vago della politica come forza - come "vigore", per usare una parole che ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...]
Incerta è anche la paternità degli invetriati monocromi realizzati nella bottega del D. per il palazzo vescovile di Castello in ValdiSieve, oggi a Fiesole, su commissione del vescovo Guglielmo dei Folchi: una pala datata 1520 (Madonna col Bambino ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] rispettivamente, in Antonio Abate e Stefano), la tavola venne esiliata nella chiesa di S. Stefano a Grezzano, piccolo borgo della ValdiSieve, chiesa che era di patronato dell'ospedale di S. Maria Nuova (Franklin, pp. 41 s.).
La pala per Ognissanti ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] ardua datazione, si trovano la Sacra Famiglia in gloria nella pieve di S. Maria a Fagna e il S. Giovanni Gualberto nella badia di Ronta in ValdiSieve.
Il circuito delle committenze vallombrosane riprese nel 1745, quando l'H. fu coinvolto nei lavori ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in ValdiSieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] del pittore (ibid., p. 213), si scorgono in tutta la sua cospicua produzione finale: nel S. Carlo Borromeo in S. Francesco a Militello in Valdi Catania (1612), nella Trinità e santi in S. Domenico a Licata (1612), nell’Assunzione della cattedrale ...
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DELLA TOSA, Lottieri
Massimo Tarassi
Figlio di Odaldo, nacque a Firenze intorno alla metà del sec. XIII. Membro di una potente casata guelfa, strettamente legata a quella consorteria dei Visdomini che [...] del 1303, pretese da Rossellino di Arrigo Della Tosa - lo stesso di cui aveva favorito l'elezione a podestà di Faenza dieci anni prima - la restituzione dell'importante castello di Montegiovi, nella ValdiSieve. Molto probabilmente, nell'opporsi ...
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