Architetto italiano (Roma 1849 - ivi 1910). Protagonista tra i più produttivi dello sviluppo edilizio a Roma dopo l'unitàd'Italia, si ispirò ai modelli rinascimentali romani e toscani. Esaltando il carattere [...] tenne sempre presente l'inserimento e la qualificazione dell'edificio nel contesto urbano. Tra le sue opere principali: la Banca d'Italia in via Nazionale (1886-92), i palazzi al centro dei lati maggiori di piazza Vittorio (1888), la sistemazione di ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] portò i R. a diventare banchieri fra i più ricchi d'Europa. Entrato nella fiducia di Guglielmo IX, langravio di Assia (1808-1879), pari d'Inghilterra (il cui nome è strettamente legato ai finanziamenti concessi per l'unitàd'Italia). Dal 1816 al 1848 ...
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Poeta statunitense (Yonkers, New York, 1919 - San Francisco 2021). La sua poesia, che si ricollega al surrealismo francese degli anni Trenta, a Whitman e al populismo americano, ed è quasi sempre dedicata [...] gli anni 1955-93. Nel 2011 è stata allestita a Torino la mostra Omaggio a Lawrence Ferlinghetti per i 150 anni dell'Unitàd'Italia, nel quadro delle cui celebrazioni F. ha presentato i poemi Song of the third world war and Old italians dying, mentre ...
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Francesconi, Luca. – Compositore italiano (n. Milano 1956). Ha studiato composizione con A. Corghi, K. Stockhausen e L. Berio, del quale è stato anche assistente dal 1981 al 1984. Nel 1990 ha fondato Agon, [...] tromba e orchestra (2008); Attraverso per soprano e orchestra (2010); l'oratorio drammatico Terra per il 150° anniversario dell'unitàd'Italia. L’attenzione di F. per la dimensione politica e sociale ha ispirato Let me bleed per coro misto (2001, su ...
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Prelato (Nigoline, Iseo, 1831 - ivi 1914); sacerdote (1855), insegnò teologia a Brescia, fu poi prevosto a Lovere (1866) e vescovo di Cremona (1871; preconizzato, 1867). Dopo l'unitàd'Italia, espresse [...] stato. Si occupò della questione sociale e della lotta antireligiosa in Italia e dall'interesse per le questioni sociali fu indotto a fondare (1900), d'accordo col governo italiano, l'Opera B. per fornire assistenza religiosa e sociale agli emigranti ...
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Ecclesiastico (Fino Mornasco 1839 - Piacenza 1905). Sacerdote (1863), poi (dal 1876) vescovo di Piacenza. Contro l'intransigenza clericale, sostenne la necessità di risolvere la questione romana senza [...] compromettere l'unitàd'Italia pubblicando anonimo l'opuscolo Intransigenti e transigenti, osservazioni di un vescovo italiano; denunciò anche la tesi "né eletti né elettori", che escludeva i cattolici dalla vita pubblica. Svolse apostolato intenso; ...
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Erudito (Livorno 1806 - Collegigliato, Pistoia, 1874); prof. di diritto canonico dal 1826, poi, dal 1840, di storia del diritto a Pisa (della quale città pubblicò la collezione degli statuti, 1854-70); [...] suo nome al riordinamento degli archivî fiorentini (1852-55) e toscani (di cui fu soprintendente dal 1856) e dopo l'unitàd'Italia iniziò anche il riordinamento di quelli dell'Emilia, delle Marche e dell'Umbria. Notevole la sua opera di accademico e ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] nel 1861 alla seduta in cui fu proclamato il Regno d'Italia. Nel 1864 il suo ossequio alla Chiesa non gli impedì subito dopo la risposta a V. Chauvet (Lettre à M. Chauvet sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie, finita nel luglio 1820, pubbl ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] di novembre fu nominato da B. Mussolini presidente dell'Accademia d'Italia, trasferita in quei frangenti a Firenze. E a Firenze fu e non poesia, poesia e struttura, ma valutata nella sua unità e organicità, come opera di poesia e insieme di pensiero. ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] non escludendo la vittoria nell'opera d'arte della poesia (la cui autonomia altro, manifestazione di una generalità distinta da lei quantunque unita a lei, ma la forma, in cui l "uomo del Guicciardini" (l'italiano pieghevole agli eventi, e cioè alla ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...