Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] il varo di una corazzata, la folla su una spiaggia, un decollo d'aerei, la vita delle scimmie o la morte dei fiori ‒ e pochi mirato com'era sul solo cinema muto. E mentre Umberto Barbaro, reduce da esperienze avanguardiste, traduceva Balázs e Vsevolod ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] pubblicarono molti testi di critici e teorici come Élie Faure (L'arbre d'Éden, 1922) o Léon Moussinac (Naissance du cinéma, 1925, egida di una eterogenea triade costituita dal teorico marxista Umberto Barbaro, dal filosofo Galvano della Volpe, e dal ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] parole alle frasi, dai suoni alle parole.
Umberto Eco intervenne nel dibattito (1968) proponendo di distinguere discorso del film, a cura di L. Cuccu, A. Sainati, Napoli 1988).
D. Bordwell, Narration in the fiction film, Madison (WI) 1985.
F. Casetti ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] "più secca e più banale" si carica, nel cinema, di un certo margine d'imprevisto e di mistero, se il fantastico "è tutto il reale" si ritorna all ., in Zorro contro Maciste, 1963, di Umberto Lenzi), mentre non mancano più tradizionali contaminazioni ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] commerciale del cinema americano. L'insegnamento di Umberto Barbaro al Centro sperimentale di cinematografia diffuse altro perché nel cinema italiano 'alto' e 'basso', cinema d'autore e d'impegno, commedia o cinema di genere hanno sempre avuto le ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] di teatro che quando è 'riprodotto' non è già più l'opera d'arte di sé stesso, come invece l'attore di cinema che nasce a gioielli minori di r. con Vittorio De Sica e con Umberto Melnati, Nino Besozzi, Sergio Tofano, Enrico Viarisio. Il lavoro ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] Au jardin de la France, 1938, di Maurice Cloche; Belgio: Images d'Ostende, 1930, e Train de plaisir, 1930, di Storck). Tuttavia fu aufnehmen soll? (1896), opuscolo tradotto nel 1942 da Umberto Barbaro, che nel 1954 si sarebbe occupato anche della ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] regia con l'arte: nell'Espressionismo e nel Neorealismo, come nel cinema d'autore, per es., la s. ha giocato un ruolo essenziale.
sulla storia del cinema italiano in quanto la lezione di Umberto Barbaro, traduttore dei testi russi, e quella di Luigi ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] respiro internazionale, da cui in Italia sono partiti autori come Umberto Eco ed Emilio Garroni e alla quale non è insensibile Edipo re, 1967, e ai materiali 'di realtà' lavorati in Comizi d'amore, 1965, o in Appunti per un film sull'India, 1969). E ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] Jacques Manuel, cui si deve anche una storia del c. nel cinema (Esquisse d'une histoire du costume au cinéma, 1949; trad. it. 1950), disegnò nel oltre che in P. Farani, nella sartoria diretta da Umberto Tirelli (con la quale P. Tosi, in particolare ...
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echiano
s. m. e agg. Seguace di teorie e modelli elaborati dallo scrittore e saggista Umberto Eco; di Umberto Eco. ◆ Anche i ginecologi si innamorano. Così disse Umberto Eco nel corso di una conferenza sulla nozione di stile tenuta qualche...
esternalizzazione delle frontiere loc. s.le f. Nelle politiche europee tese a ostacolare l'accesso dei migranti all'interno del territorio degli Stati membri, spostamento dei confini verso zone extraterritoriali, in modo da trasferire a Paesi...