Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] infinito:
(7) a. mi dispiace di essere l’ultimo
b. mi dispiace essere l’ultimo
In latino esisteva anche un terzo costrutto con funzione completiva dello spettacolo [complemento indiretto]
b. tutti hanno contribuito a organizzare lo spettacolo [ ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] dipende l’assetto finale del testo. Lasciando l’ultimo punto per il prossimo paragrafo, vediamo di illustrare gli abitanti, minutissimi, guardano alla rovescia il nostro stesso spettacolo; più in fondo ancora, sotto il cielo imbrattato di nubi ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] : 403). In realtà, ciò può essere vero per gli ultimi decenni dell’Ottocento, quando sorsero numerosi periodici sportivi, di non i canoni dell’infotainment) le finalità dello spettacolo e dell’intrattenimento risultano prevalenti su quelle informative ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] nome singolo ed è formato da nome e cognome, quest’ultimo ottenuto attraverso il fissarsi di vari tipi di aggiunte (nomi biblica, ha avuto una fortuna dipendente da modelli dello spettacolo come la canzone Deborah che dominò le classifiche del 1968 ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] », «politica delle cose», «vento del nord» (quest’ultima metafora ripresa poi dalla Lega Nord prima maniera), come pure in futuro per lo sviluppo, forse irreversibile, della politica-spettacolo. Di conseguenza, per evitare i toni aulici e affettati ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] di primitivo e rudimentale torero, visto che la corrida come spettacolo regolare inizia in Spagna solo nel Settecento).
I settori in i paesi (come l’emigrazione verso le Americhe dell’ultimo terzo del secolo), portano a un notevole incremento degli ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] frequente ai dialetti, anche quelli finora meno sfruttati dallo spettacolo, e alle lingue straniere. Per originali commistioni di Vittorio (2006) di Agostino Ferrente. Oltre a quest’ultimo film, per la presenza di lingue orientali nel cinema italiano ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] lavorare con lui
infinito lo spettacolo va mi viene da significa «stare per, essere sul punto di»:
(27) proprio su quest’ultima area si concentra il commento di Elia, nostro collaboratore che ora andiamo a ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] e forma espressiva», «locale pubblico di proiezione», «spettacolo filmico»; e di sinonimia: compagnia, troupe «gruppo macchina da presa verso l’alto o verso il basso». Ultimo gergalismo della rassegna blasettiana è il fortunato maggiorata: «Proviene ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dei tre segni che indicavano la consonante sorda, C Q K, l’ultimo, che si usava solo davanti ad a, fu abolito (restò solo osca (recupero dell’antica atellana) e del mimo, spettacolo di carattere licenzioso che accentua gli elementi mimico-gestuali. ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...