CORAZZINI, Francesco
Paolo Petroni
L'unico dato anagrafico sicuro del C. è quello relativo alla data e al luogo della sua nascita: 2 ag. 1832 a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Sia presso [...] poco dopo.
Questa morte, annota il C., fu "causa non ultima della rovina della farniglia", quindi egli si trovò costretto a passare tre poesie restaurate dal Corazzini chi non trova rime, metro, armonia che mancavano nei testi editi finora? Il ...
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GERI d'Arezzo
Simona Foà
Nacque ad Arezzo intorno al 1270 da Federigo, probabilmente di professione notaio. Non si sa con precisione dove abbia compiuto gli studi giuridici (forse proprio nello Studio [...] a Berardo d'Aquino, ciambellano del duca, in occasione della morte di quest'ultimo (9 nov. 1328).
Si ignorano la data e il luogo della morte nei confronti dell'opera di G. "tam prosa quam metro".
Di due testi di G., dei quali non sembra essersi ...
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CARACCIOLO, Pietro Antonio
Giovanni Parenti
Nacque da Giovan Francesco, l'illustre rappresentante del petrarchismo napoletano del Quattrocento, e da Carmosina, figlia di Pirro de Rao (B. Croce, Giovan [...] autore di farse in endecasillabi con rima al mezzo, che per il metro (frottola o gliommero) e il colorito senso della realtà più umile sulla barca di Caronte, espongono le loro teorie) serve in ultimo all'elogio di re Ferrante I, al cui cospetto essa ...
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CASSOLA, Luigi
Giuseppe Gangemi
Della illustre famiglia dei Cassola (o "Cassoli"), originaria di Reggio Emilia e trapiantatasi a Piacenza verso la fine del sec. XIV (probabilmente con il famoso giurista [...] da sei sonetti di diversi letterati amici in lode dell'autore (l'ultimo dei quali è ancora del Doni). La scorrettezza di questa edizione, che in così numerosa schiera e privilegiava un metro di impiego galante e mondano recentemente delineato dalla ...
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CIANTAR, Giovanni Antonio
Giovanni Mangion
Nacque a La Valletta il 4 sett. 1696, in una famiglia agiata e titolata, stabilitasi a Malta almeno dal Quattrocento. Nell'ottobre 1711compì un viaggio a Maiorca, [...] il 1774, le più note sono: Serenata da cantarsi l'ultimo giorno d'aprile in Malta, nella piazza del Palazzo, Torino e tuono, che non offenda gli orecchi assuefatti all'armonia del Metro", fosse capace di suscitare interesse e "meraviglia" più di ...
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DE MARTINO, Filippo
Salvatore Siciliano
Nacque nel 1702, da Gaetano e da Isabella Francipane Allegretti dei duchi di Mirabella, a Fragneto Monforte, presso Benevento, dove la "nobile ed antica" famiglia [...] Caietanum Ciccarellum de potione Ammericana, cum notis etiam metro ligatis) e un epicedio con iscrizione sepolcrale in a Gennaro Vico, che si trovavano tra le carte di quest'ultimo, sono stati pubblicati - insieme con la risposta in prosa latina di ...
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CARRARA, Pietro Paolo
Claudio Mutini
- Nacque nel 1684 a Fano da famiglia nobile. Il padre Giuseppe provvide per lui ad una educazione adeguata al rango sociale. Seguì presso il seminario romano lezioni [...] '54 con dedica allo Stuart, un volume di liriche (Poesie in vario metro ed in tomi divise, offerte alla Sacra Maestà di Giacomo III, re retorica, alla lezione petrarchistica.
Proprio sotto questo ultimo aspetto, la poesia del C. presenta gli elementi ...
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DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] della Arcadia e l'Accademia etrusca di Cortona.
Da quest'ultima le donne erano "onninamente escluse" per statuto e nel caso Polymnia, pubblicato nel 1911.
Vari sono l'ispirazione e il metro delle poesie, dalle quali emerge l'erudizione della D., e il ...
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BORGO, Pietro Battista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, operò tra la prima e la seconda metà del Seicento (ignota è la data di nascita come quella di morte). Presente in Germania nel 1631 al momento [...] caso su un metro di vivace e sentita partecipazione, la narrazione del B. annovera il suo "pezzo forte" nelle ultime pagine del terzo e di ripiegamenti, che avevano lasciato indeciso sino all'ultimo l'esito dello scontro. Un epilogo la cui atmosfera ...
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D'ANTONIO, Giovanni, detto il Partenopeo
Gabriella Romani
Visse a Napoli tra il Seicento e il Settecento, esercitando la professione di tribunalista.
Delle vicende di questo autore non è possibile venire [...] è commentato da un consueto motto sentenzioso che chiude l'ultimo canto.
Nel Mandracchio esiliato l'autore ribadisce la sua volontà meccanismi comici tradizionali ma efficaci, sono composte nel metro di una farsa scritta dal Sannazzaro in occasione ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
superare
v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – 1. a. Essere superiore per dimensioni, cioè più alto, più lungo, più largo, e in genere di misura maggiore: le cime dei cipressi superano...