Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] francese e l'italiano. A proposito di quest'ultimo, giungeva alla conclusione che nessuno dei quattordici dialetti cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso. Scritto in terzine ‒ il metro della poesia didascalica ‒ la Commedia è il racconto in prima ...
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ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] fanciura, vi, è una lunga poesia, anch'essa in metro elegiaco, interessante soprattutto per il suo soggetto letterario: In di cui rimane la sola versione latina, è la sua ultima opera.
"Francisco Ariosto, poeta festivissimo" lo chiama L. Carbone ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] che il primo verso della sirma rimi con l’ultimo del secondo piede (concatenatio), ed è altrettanto frequente che sdruccioli. Il diminutivo canzonetta allude alla complessiva cantabilità del metro: mentre altra cosa dall’ode-canzonetta è di per ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] canzone, e perciò si dicono anche piedi. Tra l’ultimo verso delle mutazioni e il primo della volta è in e alla danza. Si deve ritenere però che l’adozione del metro si sia presto svincolata dalla correlazione con l’eventuale esecuzione cantata o ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] Lentini, che ne è pertanto considerato l’inventore. Del metro, in sé non strofico (ma in origine spesso destinato ‘coda’, composta in genere di un settenario in rima con l’ultimo verso dello schema principale e da un distico di endecasillabi a rima ...
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Faulkner, William
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New Albany (Mississippi) il 25 settembre 1897 e morto a Byhalia (Mississippi) il 6 luglio 1962. F. [...] 1927) e Sartoris (1929), avviando, con quest'ultimo, la serie dei romanzi ambientati nella contea immaginaria caratteri del suo stile di narratore, cominciò a lavorare per la Metro Goldwyn Mayer. Non ebbe però grande successo come sceneggiatore, non ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , e che è distinto dall’esametro eroico, sia perché di solito l’ultimo piede è un dattilo sia perché non è legato come quello alle leggi della cesura.
Ionico Metri ionici, due tipi ritmici considerati già dagli antichi di carattere (èthos) molle ...
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Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] , in parte del contenuto: il primo libro, per es., raccoglieva tutte le liriche in strofe saffiche, l'ultimo tutti gli epitalamî (in metri diversi). Di molte migliaia di versi rimane pochissimo: soltanto un'ode intera, un'altra mutila alla fine, ampî ...
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Poema in nove canti, in ottave, di G. Boccaccio, che, secondo l'etimologia dell'autore non molto esperto di greco, vuol dire "prostrato dall'amore". Fu scritto forse nel 1335, probabilmente prima del Filocolo, [...] meglio identificata.
Al tempo della guerra di Troia, Troiolo (Troilo), ultimo dei figli di Priamo, innamorato di Criseida, ne ottiene i favori si inserisce, non solo per la scelta del metro, nella tradizione dei cantari narrativi popolareschi, ne ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] di alcuni elementi topici iscritti nei testi, elementi questi ultimi assai rarefatti, come nell'opera di tutti i siciliani da Prato che adoperò nei suoi due componimenti noti non solo lo stesso metro di G. (di "Quando vegio" e "Tuttor"), ma affiancò a ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
superare
v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – 1. a. Essere superiore per dimensioni, cioè più alto, più lungo, più largo, e in genere di misura maggiore: le cime dei cipressi superano...