ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] 10-21 del I libro sono degli inni liturgici in metro ambrosiano (inno vespertino; inno in tempore tristitiae; per la fedeltà al re, agli amici, alla Chiesa. Forse E. fu l'ultimo dei retori, ma con lui la scuola antica si spense nello splendore.
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] nuovo gusto degli scenari esotici e sul metro, appunto, dei rimbombanti martelliani. Al trionfo sepolto nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso.
Scrisse molto anche in quest'ultimo periodo. Parecchi romanzi, tra cui: La viniziana di spirito (1762), L' ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] da tre a sei sezioni, differenti per lunghezza, metro e agogica (alternando un tempo veloce a uno lento 1978, pp. 123 s.; H.C. Wolff, L'opera italiana dall'ultimo Monteverdi a Scarlatti, in Storia della musica (New Oxford History of music), ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] case in Por S. Piero, allargandole di qualche metro con impalcature di legno ed intrecciandovi pergolati e i], collegio dei Dodici capitani di guerra fiorentini ed è questo l'ultimo incarico che rivestì in patria. Chiamato come podestà a Treviso per ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] ). In effetti recenti studi sembrerebbero dar ragione a quest'ultimo, su questo punto (E. Kantorowicz, Invocatio nominis imperatoris strofe e lo schema a "coblas capfinidas".
Anche il metro del resto ha caratteristiche di tipo dotto. Superate le ...
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CIRILLO, Domenico
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) l'11 apr. 1739 da Innocenzo Maria e Caterina Capasso.
La famiglia, senza appartenere alla nobiltà terriera o disporre di beni ingenti, era [...] costituiscono pero solo un riferimento esterno, una sorta di metro con cui misurare l'apprezzamento sociale d'un impegno cui il Franklin, il Buffon e il Diderot, col quale ultimo pare familiarizzasse particolarmente; a Londra conobbe il Pringle e W. ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] e certo non poteva alleggerire la profonda misantropia che lo colse negli ultimi anni. Morì nella notte fra il 4 e il 5 apr. dalla plebe infine non è mai rampollata di getto, con ugual metro e con pulita forma, la canzone della quale non si ritrova l ...
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DELLA RENA (Dell'Arena; nella traduzione latina Arena o Harena; nella traduzione greca Ammonius, italianizzato di nuovo in Ammonio), Andrea
Gilbert Tournoy
Nacque a Lucca dalla nobile famiglia Della [...] e quando arrivò a Roma, ove scrisse, in metro falecio, alcuni versi encomiastici in onore dell'oratore lucchese di Cambridge [Add. Mss.,21 (G.), f. 62v]; è stato pubblicato ultimamente dal Pizzi, I, pp. 13 s.). Combinando l'indicazione del Vanni che ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] con la demolizione della chiesa di S. Girolamo. Tra gli ultimi progetti ideati dal F. e non realizzati, anche a causa prassi, Roma-Bari 1989, pp. 151-188; M. Manieri Elia, S. Metro in Vaticano: la centralità come monumento, ibid., pp. 114-149; G. ...
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BONATTI, Guido
Cesare Vasoli
Scarse e contraddittorie sono le notizie relative al luogo e l'anno di nascita del B., che fu il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano; poco o nulla [...] siamo in grado di valutare l'attendibilità di quest'ultima affermazione, dato che ignoriamo le fonti su cui vv. 68-69). Sarà qui interessante sottolineare, tuttavia - perché metro dell'importanza attribuita da Dante all'opera di questo astrologo - ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
superare
v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – 1. a. Essere superiore per dimensioni, cioè più alto, più lungo, più largo, e in genere di misura maggiore: le cime dei cipressi superano...