Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] più quattro di numero, retti da giudici chiamati iuridici: l'Emilia, per tale rispetto, è unita alla Flaminia, alla Liguria, alla Tuscia. Sino al sec. IV Emilia e Liguria sono insieme riunite in una provincia consolare; poi l'Emilia fa provincia a sé ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] Chiesa in sei circoscrizioni, la Marca d'Ancona, il Ducato di Spoleto, la Romandiola, il Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, la Campagna e Marittima, e Benevento. Questa sistemazione conobbe nel corso del sec. XV poche, marginali, modifiche, la più ...
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Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] la dissoluzione dell’impero nell’anarchia e il conseguente assurgere a grande potenza dei signori di Spoleto e di Tuscia, gravitanti decisamente verso R. e il ducato, crearono nuove situazioni. L’espansione saracena nel Mediterraneo minacciò anche R ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol . VII, p. 2 e s 1970, p. 686)
G. Lilliu
Egitto. - Fra le scoperte di questi ultimi anni è da segnalare il rinvenimento di cinque s. egizi [...] Francisco, Viterbo 1982; G. Colonna, La tomba dei Velisina a Norchia e la cronologia dei sarcofagi tardo-etruschi, in Archeologia nella Tuscia. Primo incontro di studio, Roma 1982, pp. 23-34; A. Emiliozzi, Sull'epitaffio del 67 a.C. nel sepolcro dei ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] fra Papato e Impero, pp. 59-60, considera all'interno di questo schieramento anti-imperiale Guaimario di Salerno e Bonifacio di Tuscia e di Canossa.
41. M.G.H., Diplomata regum et imperatorum Germaniae, V/1, Diplomata Heinrici III, a cura di Harry ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] de Bayeux, Bruxelles 1964; A. Lazzarini, Coscienza etrusca in Orvieto medievale, in Sopravvivenze e memorie etrusche nella Tuscia medievale, Orvieto 1964, p. 59; D. Stricevic, I monumenti dell'arte paleobizantina in rapporto con la tradizione ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] marchigiani settentrionali, di là dunque della linea La Spezia-Rimini, ai dialetti mediani umbro-marchigiani, a quelli della Tuscia e Maremmani, al romanesco, ai dialetti di tipo ciociaro, abruzzese, napoletano. Il ripopolamento urbano dopo il Sacco ...
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Turismo e regioni: la scena turistica tra fruizione e cultura territorializzata
Alessandro Simonicca
Prendere in esame il rapporto che oggi intercorre fra turismo e regioni significa prima di tutto [...] con le classiche definizioni territoriali. Emanuele Repetti scriveva:
La Toscana è regione dell’Italia centrale chiamata Etruria in età classica, Tuscia a partire dal III secolo, Toscana dal X secolo. Essa ha forma triangolare e, pur non avendo unità ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] e di esaurirsi in lotte intestine. Il fratello più giovane dell'imperatore, Filippo (1177-1208), dal 1195 duca di Tuscia e dal 1196 anche duca di Svevia, visse in modo particolarmente drastico il radicale capovolgimento della situazione. Nell'ottobre ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] , nel 408. Mentre la peste infuriava, di fronte all’inefficacia delle preghiere un gruppo di cittadini originari della Tuscia propose al praefectus urbi di celebrare dei rituali che erano risultati altrove efficaci. Il praefectus si rivolse al papa ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...