Sigla della proteina codificata dal gene oncosoppressore TP53 localizzato sul cromosoma 17p13.1. La proteina p53 rileva la presenza di DNA danneggiato e arresta le cellule nella fase G1 del ciclo cellulare, [...] di Li-Fraumeni, caratterizzata da un’ampia varietà di forme di cancro a insorgenza precoce in successive generazioni. Nei tumori sporadici sono molto comuni le mutazioni somatiche di TP53, con conseguente perdita di attività di p53. Le mutazioni a ...
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In embriologia, uno dei tre foglietti embrionali (detto anche mesoblasto o foglietto embrionale intermedio) che durante lo sviluppo dei Metazoi triblasteri si differenzia interponendosi fra ectoderma ed [...] , i tessuti connettivi, l’apparato urogenitale, i muscoli ecc.
Nella classificazione dei tumori secondo la loro origine embriologica, i tumori mesodermici sono i tumori che derivano dai tessuti di origine mesodermica, e cioè dagli epiteli del rene ...
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Malattia delle piante dovuta a batteri. Le specie di batteri che inducono alterazioni in piante spontanee o coltivate sono numerose; spesso una stessa specie può attaccare piante diverse.
Le b. si possono [...] , dovute a batteri ad azione tossica ed enzimatica generalmente localizzata;
d) iperplasie e ipertrofie costituenti i tumori, ai quali seguono necrosi (Bacterium tumefaciens, in piante erbacee e legnose; Bacillus savastanoi, causa della rogna ...
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Patologo (Sonthofen 1872 - Francoforte sul Meno 1908). Svolse una notevole attività di ricerca nel campo della biologia - a Monaco nell'Istituto di K. Kuppfer, a Napoli presso la Stazione zoologica e a [...] normali e patologiche, studî di citologia (cellule epatiche e cellule renali) e un'interpretazione della patogenesi dei tumori che attribuì a errori di sviluppo. Si dedicò anche ad argomenti filosofici, in particolare a studî sull'evoluzione ...
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dogma centrale
Dogma della biologia molecolare, secondo cui l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA e alle proteine, ma non può andare in direzione inversa. Fu proposto nel 1958 da Francis Crick, [...] fu convinta di questo. Nel decennio successivo, Howard M. Temin avanzò l’ipotesi che alcuni virus capaci di provocare tumori usassero l’RNA come materiale genetico: suggeriva cioè che essi fossero in grado di trasformare le cellule dopo l’inserzione ...
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Biologo, nato a Salerno il 2 ottobre 1901; laureato in medicina a Napoli (1924), fu assistente nell'Istituto di patologia generale di Napoli; lavorò anche nell'Istituto R. Koch di Berlino e nel Kaiser-Wilhelm [...] contributi, con ricerche sperimentali, alla fisiopatologia dei muscoli, del ricambio. Ha inoltre lavorato in varî argomenti di patologia cellulare, di microbiologia generale e sui tumori. È autore di un Elementi di microbiologia (Napoli 1951). ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] originale (v. Dulbecco, 1986) si basava sulla necessità di conoscere in dettaglio i geni responsabili della malignità dei tumori in stadi avanzati; ma rapidamente il Progetto si prefisse una meta molto più ambiziosa, includendo la scoperta di tutti ...
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VIP (Vasoactive intestinal peptide)
Polipeptide appartenente al gruppo degli enterormoni e presente sia nell’intestino, sia nel cervello. Insieme alla colecistochinina, il VIP è il peptide più abbondante [...] inibitore gastrico (GIP). La sua azione si manifesta a livello gastrointestinale, pancreatico e polmonare. Da ricordare alcuni tumori che secernono VIP (e che insorgono nel pancreas e nei nervi), i quali causano colera pancreatico. È ampiamente ...
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Studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie.
Botanica
La t. vegetale (o fitoterapia) studia i rimedi, la loro somministrazione e la loro azione sulle piante e sugli [...] dei vasi sanguigni nella massa tumorale, togliendo così al tumore la possibilità di nutrimento (fig. 1). L’ipotesi in considerazione alla fine degli anni 1990. È noto che il tumore, una volta raggiunta una massa critica, stimola la crescita di nuovi ...
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Proteina plasmatica, meglio nota col nome di α-fetoproteina; ha un peso molecolare di circa 69.000 ed è la proteina plasmatica fetale presente in maggior quantità. È sintetizzata dal fegato, dal sacco [...] forti aumenti di α-f. nel liquido amniotico e nel plasma materno. La cirrosi epatica, le epatiti acute e alcuni tumori (epatici, dei testicoli, dell’ovaio) inducono un incremento della concentrazione plasmatica di α-f. sia nei soggetti di sesso ...
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tumore
tumóre s. m. [dal lat. tumor -oris, der. di tumere «esser gonfio»]. – 1. ant. a. Gonfiore, gonfiezza. b. fig., poet. Alterigia, superbia; atteggiamento dell’animo gonfio di superbia: tuo vero dir m’incora Bona umiltà, e gran tumor m’appiani...
tumoroso
tumoróso agg. [der. di tumore], letter. ant. – Gonfio, tumido, o anche grasso: Le guance sue non eran tumorose Né magre fuor di debita misura (Boccaccio).