LEGNANI, Luigi (Rinaldo)
Ennio Speranza
Nato il 7 nov. 1790 a Ferrara da Giuseppe e Rosa Bassi, intraprese gli studi musicali a Ravenna, dove la famiglia si era trasferita. Il suo primo insegnante fu [...] 'Italia si spostarono nelle maggiori città d'Europa in cerca di fortuna. Nel L. l'esibizione di una tecnica trascendentale e una certa incontinenza compositiva non annullano però, negli esiti migliori, una ricerca formale e stilistica che cerca di ...
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FORNAROLI, Lucia (Cia)
Paola Campi
Nacque a Milano il 16 ott. 1888 da Giovanni e da Santina Volonté. Compì gli studi di ballo presso la scuola di danza del teatro alla Scala di Milano e, dopo brevi esibizioni [...] si spense nella villa Toscanini a Riverdale presso New York il 16 ag. 1954.
Bella, colta, raffinata, di tecnica non trascendentale, ma precisa ed elegante, la F. ha lasciato un ricordo spirituale e tecnico in un libretto intitolato L'arte della danza ...
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PAGLIUGHI, Lina
Giancarlo Landini
PAGLIUGHI, Lina. – Nacque a New York il 27 maggio 1907 da Giovanni, nativo di Montevideo ma di origini genovesi, e Maria Stefanè, da Montegroppo (Albareto) in provincia [...] canto omogeneo nei registri, di flautata dolcezza, con un legato di strumentale purezza, un virtuosismo impeccabile e trascendentale, che non andò disgiunto da corrette intenzioni di interprete. Può essere considerata l’erede ideale della Tetrazzini ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] " (Opere, III, pp. 172 s.), intesa non come un principio della ragione formale, bensì come la condizione trascendentale della molteplicità esistenziale. Se da Aristotele a Kant l'esistente "ontologico" si è progressivamente trasvalutato a esistente ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] che esso sostituisce nella sua missione, fino ad eliminarla naturalmente quando nell'Io umano avvenga l'assorbimento dell'Io trascendentale, che solo è immortale.
Sul piano politico il C. denuncia le gravi conseguenze di tale identificazione tra Io e ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] fatto R.M. Hare sessant'anni più tardi, come il teorico dell'universalizzazione, depurando la sua filosofia dal difficile bagaglio trascendentale. Analogamente lo J. in un articolo del 1907, Il metodo dell'economia pura nell'etica (ibid., IX, pp. 577 ...
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PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] e volontà (Summa theologiae, I, 78, 4), mostrandone il carattere non vizioso: ciascuna delle due facoltà, avendo portata trascendentale, può assumere e relativizzare l’altra come oggetto entro il proprio orizzonte (Studi sulla psicologia, pp. 263-270 ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] e destinata quasi esclusivamente al pianoforte, si muove secondo direttrici diverse ma complementari, affiancando al virtuosismo trascendentale delle fantasie il pezzo caratteristico e da salotto o la composizione destinata al consumo amatoriale. Le ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] gnoseologico il D. attribuisce un significato legittimo e cioè ontologico all'identità dell'io individuale Con l'io trascendentale con la conseguente unità reale di intuizione sensibile e di intelletto. Questo intuito intelligente contempla per il D ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] insegnamento kantiano, si oppose al positivismo e all'idealismo in nome del duali.smo gnoseologico e di una concezione trascendentale dei valori. In questo orientamento filosofico - che venne costituendosi tra gli anni Novanta e l'inizio del secolo e ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...